Il Gruppo Menarini ha celebrato il 25esimo anniversario dello stabilimento di produzione dell'Aquila, fiore all'occhiello per la produzione di farmaci di qualità che coprono importanti aree terapeutiche come quella cardiovascolare, gastroenterologica e allergologica. "E' trascorso un quarto di secolo - si legge in una nota - da quando Alberto Sergio Aleotti decise di scommettere sull'Abruzzo, condividendo il sito produttivo con un'altra azienda italiana, Dompè, per produrre capsule e compresse. Lo stabilimento Menarini contava, allora, 15 dipendenti e i suoi prodotti erano destinati solo alle farmacie italiane".
A distanza di un quarto di secolo, Menarini Manufacturing Logistics and Services de L'Aquila può contare su 139 lavoratori che, grazie al loro impegno e all'utilizzo di tecnologie di produzione all'avanguardia, nel 2018, hanno prodotto 73 milioni di confezioni di medicinali, per un totale di 1 miliardo e 650 milioni di compresse, distribuite in Italia e in 60 Paesi del mondo. Un percorso di crescita che non si è fermato neanche dopo il tragico terremoto del 6 aprile del 2009 che distrusse interamente L'Aquila provocando danni strutturali anche all'azienda. "Con il supporto della proprietà e dei colleghi ricominciammo subito a lavorare - ricorda il direttore dello stabilimento, Giuseppe Irrera -. Le linee di produzione, infatti, ripresero a pieno ritmo un mese dopo il sisma e riuscimmo, addirittura, a chiudere l'anno con un incremento dei volumi produttivi rispetto all'anno precedente". Dei 16 stabilimenti del Gruppo Menarinipresenti in tutto il mondo, il sito aquilano è diventato il terzo in termini di volumi produttivi, grazie anche agli investimenti che negli ultimi anni sono stati pari a 24 milioni di euro. "Lo stabilimento de L'Aquila ci inorgoglisce - hanno spiegato i componenti del board di Menarini, Lucia e Alberto Giovanni Aleotti - perché ricorda a tutti noi la forza di essere squadra".