"...Questo non è solo l'inizio di un nuovo anno per me, ma l'inizio di un nuovo percorso di vita che arriva dopo sette mesi... Sette mesi fa, la mia vita è stata stravolta da un evento catastrofico e mi sono ritrovata di fronte ad una realtà che non credevo di superare...". Invece, con fatica e abnegazione, è riuscita, a poco a poco, a ritrovare la forza di andare avanti e di ricominciare.
Le è Francesca Strizzi, dell''86, consigliere comunale di Pietraferrazzana (Ch). E' rimasta ferita in un drammatico incidente stradale avvenuto lo scorso 26 maggio nella zona industriale di Atessa (Ch). Nello scontro tra due automobili morì la mamma, Donatella Salvatore, di 57 anni, di Civitaluparella (Ch).
In macchina c'erano anche lei e suo padre, Antonio Strizzi, operaio del Comune di Civitaluparella. Francesca, che versava in gravi condizioni, è stata prima ricoverata in ospedale a Pescara e poi è stata trasferita nel centro di riabilitazione "Santa Lucia", dove è rimasta fino allo scorso mese di dicembre. E' tornata a casa nell'antivigilia di Natale e, in paese, l'hanno accolta con una piccola festa.
Il 7 gennaio ha convocato tutti in municipio per ringraziarli. E per illustrare i propri progetti futuri.
"Oltre al lutto - ha detto -, mi sono ritrovata, all'improvviso, con un corpo che non sentivo mio. Non riuscivo a guardare la mia immagine allo specchio. Ho cercato in tutti i modi la forza per reagire e siccome non riuscivo a trovarla, me la sono costruita giorno dopo giorno. E' stata dura accettare questa carrozzina, ma questa quattro ruote è solo un accessorio... figo... verde acido, e mi servirà solo fino a quando le mie gambe non saranno in grado di reggermi del tutto... Cosa c’è di diverso in me? Nulla, sono semplicemente seduta...".
"In questi sette mesi - ha aggiunto - ognuno di voi mi ha dimostrato affetto e vicinanza: mi avete mandato messaggi, fatto telefonate, alle quali alcune volte non ho nemmeno risposto... E vi chiedo scusa. Mi avete dedicato eventi, avete pregato per me.. e credetemi, mi avete aiutato tanto... Voglio ringraziare tutta la mia famiglia, dai miei figli a mio marito, mio padre e mio fratello... Ringraziare singolarmente ognuno diventerebbe impossibile, perché ognuno di voi qui presente mi è stato vicino come ha potuto".
"Un ringraziamento - ha ancora evidenziato - va al "Santa Lucia", che mi ha tenuta protetta in questi mesi, consolandomi e curandomi nel migliore dei modi... In questi mesi ho conosciuto persone splendide. Un ringraziamento speciale va al mio fisioterapista, Fabrizio Felici, che ha creduto in me fin dal primo momento, rimettendomi in piedi cazziandomi tutti i giorni... E un altro, di cuore, al dottor Fumarola, motore in questo mio percorso, che, tenendomi la mano per 12 minuti, mi ha permesso di essere ancora qui".
"Ho tanto da fare: devo portare avanti tutti i progetti che avevo in mente, con uno spirito ed un'ottica diversi. Il prima possibile, creerò un'associazione di promozione sociale. L’ idea nasce dal bisogno di offrire a tutti la stessa dignità e le stesse opportunità, favorendo momenti di integrazione e, perché no, un progetto per rilanciare i nostri piccoli borghi con attività ludico sportive, per il territorio e le nostre tradizioni, creando un modello di turismo ecosostenibile e accessibile. Spesso si parla di accessibilità solo e soltanto perché si ha una rampa o un ascensore, ma le esigenze non devono essere viste solo per persone che si muovono in carrozzina. Esistono tanti tipi di esigenze, come quelle legate a cecità, sordità, per anziani o semplicemente mamme con neonati in carrozina... uno spazio per tutti".
Un pensiero alla madre. "Le voglio dedicare un memorial, e in quest'occasione, tratteremo anche l’argomento delle vittime della strada sensibilizzando ad una guida in sicurezza e le istituzioni a porre in essere tutta le iniziative possibili in materia di viabilità affinché il sacrificio di mia mamma, e di tanti altri, non sia stato vano. Il ringraziamento piu grande lo faccio a lei, una donna splendida, madre e moglie esemplare, gioiosa, umile, riservata, allegra, alla persona che era e che è ancora...". 12 gen. 2022
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