Militari della Capitaneria di porto e carabinieri di Ortona contro i pescatori di frodo che spesso si immergono nei fondali della costa chietina.
A richiamare l’attenzione, la scorsa notte, spiega la Capitaneria, "sono stati alcuni movimenti anomali notati nella zona del Lido Riccio di Ortona, dove, a seguito di controllo operato da una pattuglia dei carabinieri, nei confronti di soggetti trovati in possesso di attrezzature da sub, è stata allertata la Guardia costiera che, inviata sul posto la squadra di polizia marittima, ha iniziato le consuete attività di ricerca delle zone di pesca".
C'è stato "un lungo e capillare pattugliamento di un ampio tratto di litorale al fine di individuare e cogliere in flagranza i pescatori abusivi, i quali, nel frattempo si erano spinti a nord, sul litorale di Francavilla al Mare, dove, grazie al sinergico scambio di informazioni, i marinai della Capitaneria di porto e i carabinieri, sono riusciti a rintracciare e a sanzionare gli abusivi e porre sotto sequestro le attrezzature ed il prodotto ittico illecitamente catturato, consistente in circa 50 chili di polpi". "Una prassi - afferma la Capitaneria - che, purtroppo, si ripete. Solo una settimana fa, infatti, i militari della Capitaneria di porto di Ortona, durante un ordinario pattugliamento nell’ambito portuale, hanno colto in flagrante due subacquei che abusivamente si erano immersi sul molo sud del sorgitore di Ortona; anche in quel caso era scattata la prevista sanzione pecuniaria di 1.000 euro ed il contestuale sequestro del pescato e dell’attrezzatura".
In tutte e due le occasioni il prodotto ittico sequestrato, ancora vivo, è stato rigettato in mare con l’ausilio della motovedetta della Capitaneria di porto. 8 nov. '23
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