Covid. A Pescara tre neonati ricoverati in Terapia intensiva. Bimbo di pochi mesi in Rianimazione

Tre neonati positivi al Covid-19 ricoverati, in questi giorni, nella Terapia intensiva neonatale (Tin) a Pescara: hanno meno di un mese i piccoli pazienti.

"L’infezione da Sars-Cov-2 - dice la Asl - non riguarda unicamente la popolazione adulta e/o anziana, ma anche l’età pediatrica e neonatale. La variante Omicron ha determinato un aumento importante dei contagi ed  una categoria molto esposta alle infezioni è quella del tutto priva di immunizzazione, cioè i neonati".

Per tal motivo, Susanna Di Valerio, direttore Uoc Terapia neonatale e neonatologia della Asl di Pescara, invita "tutti, ma soprattutto le donne in gravidanza e le neo mamme ad aderire alla campagna vaccinale".

Il primo dei piccini è risultato infetto a 4-5 giorni di vita. La mamma era negativa prima del parto, mentre successivamente si è positivizzata. Lui è già stato dimesso. Gli altri due hanno 24 e 27 giorni: sono arrivati al Pronto soccorso, con i genitori positivi, con difficoltà respiratorie e febbre.

Spiega Di Valerio: "Le loro le condizioni di salute non sono gravi, ma due sono sottoposti a terapia ventilatoria con alti flussi, con cannula. Fortunatamente, ad ora, non necessitano di intubazione e speriamo vivamente che non sia necessario. Sono assistiti dal personale medico ed infermieristico con dedizione e professionalità. Il carico di lavoro, sicuramente eccezionale in questo momento storico, si aggiunge a quello routinario del Punto nascita e della Tin più grande della regione Abruzzo".

La coordinatrice infermieristica Lorella Di Pietro aggiunge: "II personale socio sanitario ed infermieristico si impegna con spirito di sacrificio rinunciando anche a ferie e a momenti familiari. Tale impegno è ripagato indubbiamente dalla bontà dei risultati".

La Società italiana di neonatologia (Sin) segnala un aumento dei parti prematuri che con la pandemia ha subito un incremento della percentuale pari all’11,2% a causa dell’infezione da Sars-Cov-2 che ha colpito le gestanti.

Di Valerio conclude confermando che: "Dall’inizio dell’emergenza la Terapia intensiva neonatale di Pescara ha subito un aumento dei parti pretermine. La prematurità è una vera e propria malattia - evidenzia - che comporta problemi molto seri, quali immaturità polmonare, possibilità di emorragia cerebrale, problemi intestinali e rischio maggiore di sepsi".

Un bimbo di appena nove mesi, arrivato dalla provincia di Chieti, è invece ricoverato in Rianimazione Covid. "Ha una brutta polmonite interstiziale - spiega Giustino Parruti, direttore dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive a Pescara, -. E' sottoposto a terapia ventilatoria. Ci siamo appoggiati al pediatrico Gaslini di Genova per curarlo, perché loro hanno più esperienza in quest'ambito. Si tratta di situazioni rare, che in Italia si possono contare sulle dita di una mano. Una situazione complessa, ma in leggero miglioramento". 03 gen. 2022

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