Ortona. Scuola di ballo abusivamente trasformata in disco bar e ristorante, denuncia e mega multa

Sulla carta era una associazione sportiva dilettantistica per praticare attività di ballo. In realtà, stando agli accertamenti delle forze dell'ordine, si trattava "di un vero e proprio locale di pubblico spettacolo che gestiva eventi musicali, feste, disco bar e somministrazione di alimenti e bevande, senza alcuna autorizzazione".

A smascherare l’attività esercitata abusivamente sono stati gli uomini della polizia amministrativa della Questura di Chieti che, attraverso il monitoraggio di siti web e profili social, hanno scoperto che in quel locale, "previo pagamento di un biglietto di ingresso, si offrivano serate danzanti come se si trattasse di una vera e propria discoteca organizzata con impianti di luci e di filodiffusione compreso il servizio di ristorazione ai tavoli".

Dalle numerose immagini presenti sul web, è stata accertata la programmazione e la realizzazione di più spettacoli, pubblicizzati tramite pagine Facebook, "in cui si parlava di serate ed eventi musicali, con una ripetitività tale da escludere la occasionalità e la temporaneità degli intrattenimenti, con la presenza di gruppi e artisti vari".

Il tutto avveniva "eludendo la rigida normativa vigente in maniera di sicurezza dei pubblici spettacoli e in assenza della licenza di agibilità della Commissione di Vigilanza comunale. Si tratta di norme particolarmente importanti poste a presidio della sicurezza degli avventori, tese a scongiurare che si possano verificare incendi, crolli o altre situazioni pericolose".

Per questi motivi, dopo un controllo interforze coordinato dal questore di Chieti, Aurelio Montaruli, attraverso personale della polizia e con il supporto dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara e del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl, il titolare dell’attività è stato segnalato alla magistratura.

A suo carico, inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 23mila euro per mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi e dell’autorizzazione sanitaria nonché per l’impiego di tre lavoratori in nero tra cui un minorenne. L’attività inoltre è stata immediatamente sospesa. 25 ott. 2024

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