E' stata uccisa a coltellate. Una donna di 69 anni, è stata ammazzata a Bucchianico (Ch). La vittima è Paola De Vincentis.
L'omicidio è avvenuto, questa mattina, al culmine di una lite. "Erano circa le 9.30 - dice, ad Abruzzolive.tv, il sindaco Carlo Luciano Tracanna - ed ero appena salito in Comune, quando ho sentito un putiferio di sirene, di ambulanze e carabinieri. La signora è stata trovata morta nell'abitazione in cui è in affitto. Si tratta di una famiglia che non risiede qui e che si è stabilita in paese da alcuni mesi. Vedevo lei uscire ogni tanto per fare la spesa, ma erano molto riservati".
Il delitto si è consumato in casa, che si trova in un vicolo adiacente a piazza San Camillo De Lellis, in strada Cappellina San Camillo. Una violenta discussione, tra madre e figlio, e lei ha avuto la peggio. I fendenti sono stati inferti, nella zona addominale, con un coltello da cucina, trovato sul posto, sporco di sangue, dai carabinieri di Chieti. L'arma è stata posta sotto sequestro. Il corpo esanime era vicino alla camera da letto.
Germano Santone, parroco di San Camillo, spiega: "La donna, appena arrivata qui, ci ha chiesto aiuto materiale e gliel'abbiamo fornito, ma, purtroppo, non c'è stato tempo per approfondire... Spiace non aver intuito la gravità della situazione".
Il figlio, Cristiano De Vincentis, finito sotto accusa, è stato arrestato. E' rimasto ferito durante la colluttazione ed è stato portato in ospedale, dove è piantonato. La vittima assisteva la sorella, disabile, costretta a letto a causa di una malattia. Anche quest’ultima, che non si sarebbe accorta di nulla, per accertamenti, è stata trasferita in ospedale dai sanitari del 118. A chiedere i soccorsi sarebbe stato un vicino.
Sul posto il medico legale, Cristian D'Ovidio, e il pubblico ministero, Giancarlo Ciani.
Sconvolto il paese, dove appena la scorsa estate c'è stato un altro delitto. Guido Sulpizio, 78 anni, di Bucchianico (Ch), l'8 luglio, arrivò in condizioni gravissime in ospedale: volto tumefatto, con fratture maxillo-facciali, e con le costole rotte, risultato di un pestaggio. L'aggressione, da parte del nipote 15enne, era avvenuta intorno alle 15, nella villetta di famiglia. L'adolescente, pare rimproverato dai nonni, con i quali viveva, perché stava troppo al telefono, aveva prima cominciato a discutere, per poi scatenare la sua furia contro il nonno. Lo aveva massacrato, colpendolo a ripetizione con una sedia e con un pezzo dell'aspirapolvere, fino a ridurre l'anziano in fin di vita. La morte il 9 luglio. Era stata la nonna a chiedere aiuto, alle forze dell'ordine e ai soccorritori del 118. Quando arrivarono i carabinieri, il minorenne, scosso e agitato, si barricò in casa, nella sua camera da letto, e ci volle voluto tempo per convincerlo ad uscire. Venne arrestato per omicidio. 19 ott. 2022
@RIPRODUZIONE VIETATA