Mozzagrogna. Minacce di morte e insulti: bar sotto assedio. Titolari costretti a barricarsi all'interno e a chiudere

Passaggi a ripetizione, con l'auto. Urla, anche dal finestrino; avventori spaventati che si sono allontanati in gran fretta e minacce, anche di morte, buttate lì e ripetute a iosa.

Momenti da far west, ieri e l'altro ieri, in località Villa Romagnoli di Mozzagrogna (Ch), dinanzi al bar "Al Vittoria", situato in Via Principale e appartenente a Palmerino Bussolo, conosciuto come Rino, di Castel Frentano (Ch). Autore del putiferio un giovane di Lanciano, D. A., contro cui è scattata una denuncia querela, presentata ai carabinieri di Lanciano.

Era tarda mattinata quando il ragazzo, con la macchina, ha cominciato a fare su e giù per la strada, a forte velocità, davanti al locale. Dove, anche nei mesi scorsi, ad ottobre, ha creato problemi, mettendosi a strepitare e a insultare, per questo il titolare lo ha, da allora, invitato, inutilmente, a stare lontano dall'esercizio commerciale.

Erano circa le 13 del 7 gennaio e il bar era aperto, dato che era giornata di "zona gialla". Appena ha avvistato il titolare, il giovane ha frenato bruscamente e ha gridato: "Ho visto che dai da bere ai miei amici la sera... Quelli sono amici e non gli dai da bere, sennò ti ammazzo...". Poi si è infilato dentro, dove erano presenti altre persone: "Schiavo dammi da bere... e neanche ti pago...". Nessuno gli ha somministrato alcolici, dato che sembrava già alterato. E la situazione è peggiorata: "Tanto prima o poi ti uccido, figlio di...". E giù altri improperi. Poi se n'è andato minacciando di tornare "con i carabinieri". 

Ieri il bis, intorno a mezzogiorno... Il giovane ha cercato di entrare di nuovo nel bar e stavolta, "per evitare ulteriori conseguenze", è stato bloccato. Un altro parapiglia, con porte chiuse e dita schiacciate, e, alla fine, ecco clienti che si dileguavano o che venivano mandati via. E il titolare, assieme alla compagna, anch'ella lavora al bar, costretti, nel trambusto, a barricarsi dentro nel timore "di azioni sconsiderate e che la la faccenda degenerasse". Lei si è sentita anche male. "Stato d'ansia dopo aggressione verbale", è stata la diagnosi del Pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano (Ch).

Sul posto sono arrivati i carabinieri, una pattuglia da Ortona (vedi foto). Il giovane è sparito, promettendo di rifarsi vivo più tardi. Tutto è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza e i filmati sono stati acquisiti dalle forze dell'ordine. 

Oggi il "Vittoria", a causa di tutto ciò, è rimasto chiuso. E lo sarà anche nei prossimi giorni. "Quel che sta accadendo - dice Bussolo - è insostenibile. Nel momento in cui abbiamo potuto riaprire, dopo un lungo periodo di inattività dovuta al coronavirus, ci siamo ritrovati... sotto assedio".  09 genn. 2021

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