Controlli nel settore della ristorazione, disposti dal questore di Chieti, Aurelio Montaruli, hanno portato alla chiusura temporanea, da parte della polizia, di due attività, un ristorante a Fossacesia (Ch) e una tavola calda a Chieti.
Nel primo caso è stato accertato che il titolare impiegava due lavoratori in nero, uno dei quali percepiva indebitamente anche l’indennità di disoccupazione. Per questa violazione dovrà essere pagata una sanzione di 4.680 euro e contemporaneamente è stata chiesta la revoca del sussidio percepito indebitamente. Altri 4.600 euro dovranno essere pagati per la omessa formazione e la omessa sorveglianza sanitaria dei dipendenti. Un’ulteriore sanzione di 1.000 euro è stata comminata per una serie di carenze riscontrate in ambito di igiene degli alimenti. L’attività è stata immediatamente sospesa.
Nel caso della tavola calda, è stata contestata l’assenza del Dvr (documento di valutazione dei rischi), la presenza di un lavoratore in nero, la mancata autorizzazione delle telecamere di sorveglianza e una serie di gravi carenze igieniche e strutturali. Anche in questo caso l’attività è stata immediatamente bloccata e al titolare è stata comminata complessivamente una maxi sanzione di oltre 12mila euro.
Le operazioni sono state effettuate da un team specializzato messo a disposizione da più uffici: la squadra amministrativa della questura di Chieti e il commissariato di Lanciano, l’Ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara e il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl. 06 lug. 2024
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