Lanciano. Riempito di pugni per strada mentre va a fare prelievo bancomat

Stava andando a prelevare soldi dal bancomat ma è stato aggredito, finendo in ospedale.

Disavventura per F.A., 51enne di Lanciano (Ch) che, nei giorni scorsi, era arrivato in centro, in Via De Crecchio, per prendere denaro in banca. 

Ha posteggiato l'automobile lì vicino e, mentre si recava allo sportello automatico, ha visto un uomo avvicinarsi alla sua vettura ed armeggiare vicino ad essa. Temendo che potesse rompere lo specchietto, è tornato indietro, gli si è avvicinato e gli ha chiesto che stesse facendo.

L'altro, evidentemente scocciato dall'intrusione, per tutta risposta gli ha menato. Gli ha sferrato violenti pugni in viso, conciandolo in malo modo. E poi allontanandosi. 

Il malcapitato, sanguinate e tumefatto, è andato al Pronto soccorso del vicino "Renzetti" a farsi medicare. L'aggressore, pare non nuovo a questi episodi, gli ha provocato un trauma cranio- facciale e fatto saltare anche denti. Una decina i punti di sutura che gli sono stati messi in faccia per le ferite e le lacerazioni riportate. Otto i giorni di prognosi.

Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Lanciano che hanno avviato indagini. L'autore del pestaggio è stato identificato: avrebbe problemi psichici che lo spingono, non di rado, a reagire con brutalità.

"Leggere sulla stampa il continuo verificarsi di episodi violenti legati alla sofferenza psichica è sconcertante", dice, ad Abruzzolive.tv, Dina Nasuti, presidente dell'associazione "Altri Orizzonti", attiva da decenni sul territorio frentano. E ricorda alcuni degli altri gravi fatti avvenuti di recente a Lanciano: ad agosto scorso un giovane si è lanciato dalla finestra del reparto Psichiatria; il 13 settembre un altro giovane, poi arrestato, ha infilato Corso trento e Trieste con l'auto e ha falciato due pedoni; il 19 ottobre un 61enne è stato trovato accanto al cadavere, in avanzato stato di decomposizione, della madre ultranovantenne: l'anziana era morta da oltre una settimana e lui era rimasto lì a vegliare su di lei per una settimana. "Fatti inquietanti - rimarca Nasuti -. Il disagio psichico, spesso frutto di solitudine, è sempre più presente, seppur con sfaccettature diverse. Si è accentuato nel periodo post Covid. E in questa situazione, osserviamo distanza e totale abbandono da parte della sanità pubblica e, quindi, della Regione che, a livello assistenziale, non dà risposte adeguate. Adesso, per fortuna, nel nostro territorio, il Comune, nel sociale, ha riavviato un discorso attivo e fattivo e di collaborazione con tutte le associazioni che vi operano ed è un primo passo importante". 27 ott. 2022

SERENA GIANNICO

Ha collaborato GAETANO D'ALESSANDRO

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