Operai sul tetto e nel cestello di carico merce senza adeguata protezione, mentre erano in corso lavori di costruzione di un’abitazione privata.
Il questore di Chieti, Aurelio Montaruli, continua a usare la mano ferma con controlli strenui per prevenire e reprimere i fenomeni di illegalità che riguardano il caporalato e lo sfruttamento della manodopera e mancanza di sicurezza.
Così in un cantiere del territorio di Lanciano (Ch) ci sono state verifiche da parte della polizia amministrativa, commissariato di Lanciano e Ispettorato del lavoro. A seguito degli accertamenti sono state evidenziate violazioni al Testo unico sulla sicurezza che hanno prodotto la sospensione del cantiere. Il titolare della ditta edile è stato oggetto di prescrizioni, la cui inottemperanza comporterà la denuncia alla autorità giudiziaria.
Nello specifico è stata disposta la sospensione di tutte le operazioni condotte nel cantiere. Sono state adottate due prescrizioni di natura tecnica, relative alla mancanza di opere tese a scongiurare il pericolo di caduta dall’alto, e la mancanza di idoneo piano di demolizione. Disposta poi la messa in sicurezza di tutta l’area per la presenza di materiale di risulta di eternit e, inoltre, è stata riscontrata l’esistenza di manodopera proveniente dai centri di accoglienza per extracomunitari priva della sorveglianza sanitaria obbligatoria per legge. Nessun certificato medico per chi era al lavoro.
Al titolare è stata inflitta una sanzione amministrativa di quasi 6 mila euro. Con gli assidui controlli si cerca di scongiurare gli incidenti sul lavoro, visto l’alto numero in provincia di Chieti. 02 lug. 2024
WALTER BERGHELLA
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