E’ salito a cinque il numero degli indagati per lo spaccio di droga a Lanciano (Ch) e in Val di Sangro dopo i quattro arresti effettuati ieri a Lanciano, con il sequestro di sei chilogrammi di marijuana.
Nel prosieguo d’indagine dei carabinieri di Atessa (Ch), diretti dal capitano Alfonso Venturi e dal tenente Federico Ciancio, a capo del Norm, è caduto nella rete pure l’operaio M.D., 34 anni, di origini campane e residente a Lanciano. In casa gli è stato trovato un piccolo laboratorio per coltivare, essiccare e confezionare marijuana. Sequestrati 160 grammi di marijuana, sei piante di cannabis e una serra termica alta due metri e comprensiva d’impianto di areazione, illuminazione e umidificazione. Scovati pure bilancino e centinaia di bustine con chiusura ermetica. Per lui denuncia a piede libero per detenzione di droga ai fini di spaccio.
E dinanzi al gip Massimo Canosa in due, oggi, hanno ammesso la responsabilità della detenzione di droga solo per uso personale e altri due si sono tirati fuori. Arresti domiciliari convalidati, mentre il pm Francesco Carusi ha chiesto il carcere. Ricorrerà al Riesame Federico D.R., 36 anni, difeso dall’avvocato Alberto Paone, trovato nell'abitazione di Guido Ma., dove era andato a trovarlo e a bere una birra. Il padrone di casa, difeso da Maura Sgrignuoli, ha confermato circostanza e amicizia. Per quanto lo riguarda ha detto di aver ricevuto due scatole con oltre 2,3 chili di marijuana, "vera monnezza e quasi tutti ceppi".
La convivente Ilaria Ga., 24 anni, difesa da Rachelina Martelli, ha sostenuto di non far uso di droga e di non sapere nulla della marijuana. Al momento dell’irruzione dei carabinieri stava stendendo i panni in una camera. Per gli oltre tre chili trovati a Guerino Ba., 37 anni, difeso da Vincenzo Menicucci, lo stupefacente, sostiene, "è frutto di semi messi nel terreno, e cresciuti vigorosamente, per non comprare droga per uso personale". In un solo mese già sequestrati complessivamente oltre 20 chili di... erba.
Walter Berghella
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