Lanciano. Vallone a fuoco, inferno nelle contrade Sant'Amato e Madonna del Carmine
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Il fuoco, a Lanciano (Ch), aggredisce il costone su cui si affacciano le località Sant’Amato e Madonna del Carmine, per le quali è d'inferno. (GUARDA IL VIDEO)

E' un incendio che semina panico tra la gente e pianti. "Erano da poco passate le 12 - racconta Nicola Romagnoli, tra i primi, insieme agli altri familiari, a dover lasciare casa perché raggiunta dal rogo -, quando ho visto lì, in fondo, verso San Iorio, alcuni bagliori nel verde. Le fiamme - aggiunge - sembravano lontane, ma ci ha messo pochi minuti ad arrivare qui a Sant’Amato. Mi hanno bruciato un vecchio casolare e la legna, era davvero tanta, che avevamo raccolto e messo da parte per il prossimo inverno". Arrivano squadre dei vigili del fuoco, da tutta la provincia, ma da terra è impossibile, visti i luoghi impervi, intervenire. In azione, allora, subito un elicottero, ma non riesce ad avere la meglio sulle fiamme che, anzi, sospinte dal vento bollente, si rafforzano e cancellano macchia mediterranea, tratti di bosco, ettari di vigneti e appezzamenti di uliveti. La polizia giunge in forze, in soccorso alla popolazione. Sul posto, a coordinare le operazioni, il vice commissario Antonio Ucci.

Vengono evacuate le prime case, sfiorate dal fuoco che prima brucia una fiancata del vallone da cui è partito e poi quella opposta: è il disastro. Decine le abitazioni in pericolo e alcune riportano danni. Esploso e incenerito un furgone. Nel cuore di Sant'Amato e Madonna del Carmine è il panico: scene da apocalisse. Gli uomini del commissariato di Lanciano sono costretti, anche a muso duro, a sgomberare numerose case. I residenti vengono allontanati. C'è chi fa resistenza, chi aggredisce gli agenti, chi si rifiuta di lasciare il proprio appartamento, chi scoppia in lacrime, chi si munisce di secchi e bottiglie d'acqua, chi è in preda alla paura e vaga smarrito per strada. Alcuni anziani, per ragioni di sicurezza, vengono portati via dal 113. C'è una sottocabina del metano che crea preoccupazione: se il fuoco ci arriva potrebbe essere un forte rischio.

In prima linea il sindaco Mario Pupillo. "Abbiamo attivato il Centro operativo comunale - spiega - e aperto il palazzetto dello sport dove si sono riparati diversi cittadini, perché qui non si può stare. Sono in contatto con la Prefettura di Chieti e la Protezione civile regionale che, ascoltando le richieste avanzate e la situazione che si è creata, hanno inviato mezzi aerei".

All'opera, dopo qualche ora, due elicotteri dei pompieri, tra cui il "ragno", e due canadair, che sono risolutivi, pur se le operazioni di spegnimento vanno avanti fino a tardi. "Anche Costa di Chieti e Spaccarelli e San Iorio - riprende il sindaco - hanno avuto problemi. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Certo, i danni ci sono, all'agricoltura, alle abitazioni, alcune delle quali lesionate, ad una officina, che era piena di gomme, e qualche attività imprenditoriale. Tanta la solidarietà".

In supporto, infatti, volontari di vari gruppi di Protezione civile, che distribuiscono anche acqua e mascherine per proteggersi dal fumo, e i carabinieri. Indagini dei forestali che stanno cercando di capire l'origine del rogo.

Col buio, passato il rischio, in molti sono rientrati a casa. "Abbiamo attivato un presidio notturno sul posto - rimarca Pupillo - anche per vedere se qualche famiglia ha bisogno di aiuti". 22 ago. 2021

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