Ucciso da un infarto mentre era da solo in casa, probabilmente alla vigilia di Natale.
I familiari lo hanno trovato morto nella propria abitazione a Lanciano (Ch), in via Don Minzoni.
Oreste Di Matteo, 71 anni, era volto noto del tribunale di Lanciano, dove ha lavorato fino a pochi anni fa come cancelliere della Procura. Era in pensione dal 2016.
"Lo stava aspettando il fratello Florindo - dice, ad Abruzzolive.tv, Alessandro Di Martino, presidente dell'azienda Anxanum Multiservizi, suo parente e amico - ma non è arrivato per il pranzo di Natale. Florindo ci ha chiamato per sapere se fosse venuto da noi... A quel punto, dato che non rispondeva al telefono, siamo andati a cercarlo. Ci siamo fatti aprire da una signora che l'accudiva e lì la drammatica scoperta". Era sul letto, esanime. Era deceduto da ore.
Negli ultimi due anni aveva avuto problemi di cuore, per i quali era stato operato.
Lascia altri due fratelli, Mario e Domenico.
Gentile e affabile, sempre disponbile e discreto. Era così. Era amante dei viaggi, del Milan e del podismo, e in tantissimi lo hanno incrociato per le strade della città mentre correva.
"In punta di piedi, come ha sempre fatto in tutta la sua vita, è andato via per sempre Oreste Di Matteo. E' stato un pilastro per il Tribunale di Lanciano e per noi un fratello, oltre che collaboratore fedele e ineguagliabile. Porteremo per sempre con noi il ricordo indelebile del suo grande cuore e del suo sorriso sornione. Ciao Oresti'". Così su Facebook, il giudice Rosaria Vecchi, ex pm e procuratore fecente funzioni a Lanciano. Le foto felici dei compleanni festeggiati con la "squadra" di lavoro della Procura campeggiano ancora sul profilo di Oreste.
Cordoglio da parte dell'Ordine degli avvocati e della Camera penale. I funerali si terranno domani, alle 9, nella chiesa di Sant’Antonio.
SERENA GIANNICO
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