Sei anni e 9 mesi di carcere per un 72enne accusato di aver abusato di un ragazzo.
Il pensionato, N. Di P., di un comune vicino a Lanciano (Ch), è stato condannato, oggi pomeriggio, dal tribunale collegiale di Lanciano, presidente Andrea Belli, giudici a latere Maria Rosaria Boncompagni e Stefania Cantelmi. Ha dovuto rispondere di violenza sessuale su un 12enne, che abita nella stessa zona, in un paese vicino, e di cui avrebbe approfittato nel febbraio 2017.
Secondo l'accusa l'uomo, che per questo fatto fu arrestato dalla polizia il 2 maggio successivo e rinchiuso in prigione, ha dato un passaggio con l'auto al ragazzino e poi si è fermato in un posteggio, lontano da sguardi indiscreti, dove si sarebbe consumato il sopruso. L'adolescente ha raccontato tutto ai genitori, a cominciare da quel: "Vuoi salire?...", e da lì sono partite le indagini.
Il pm, Francesco Carusi, aveva chiesto sei anni di reclusione. "Il minore – ha detto in aula - è stato caricato in macchina e portato in un parcheggio isolato e fatto oggetto di turpe attenzione da parte dell'imputato, che è stato pedinato e spiato per un paio di mesi dagli agenti della pg del commissariato, anche per evitare una supposta reiterazione del reato".
L'imputato, ex presidente del Tribunale dei diritti del malato di Lanciano, dovrà anche risarcire i danni in separata sede. Lui nega gli addebiti: ha sempre dichiarato di non aver abbordato alcuno, ma che è stato il bambino a chiedergli un passaggio. E’ salito sul suo Mercedes e lui gli ha chiesto di chi fosse il figlio. L'adolescente glielo ha spiegato e l’imputato ha asserito di conoscere il padre, un noto medico, ma di non essergli amico. All’incidente probatorio, in audizione protetta dinanzi al gip Massimo Canosa, il minore, patrocinato dall’avvocato Augusto La Morgia, ha confermato i fatti. La difesa, l’avvocato Mario Di Iullo, ha preannunciato ricorso in Appello avverso alla dura pena.
Walter Berghella
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