"Siamo in apprensione. La situazione è di calma, ma solo apparente, perché i roghi non sono ancora stati domati. Siamo in contatto con la Protezione civile locale che ci manda continui alert sul cellulare per segnalare zone di pericolo. E poi c'è la Farnesina che ci invia informazioni traminte l'app, tramite l'Unità di crisi, o via sms".
Luca Cimino, 40 anni, di Lanciano (Ch), tecnico E-distribuzione, è in vacanza in Grecia, dove ci sono pezzi di isole che bruciano. Lui è a Rodi, nella parte est, a Kolymbia, località turistica famosa per la sua spiaggia dorata.
Rosì è l'isola più martoriata dalle fiamme in questi giorni. "Siamo arrivati - dice ad Abruzzolive.tv - sabato scorso con un viaggio organizzato di gruppo: nessuno, prima, ci aveva avvisato degli incendi, già in atto, altrimenti non saremmo venuti. Una volta giunti sul posto, a sera, ci siamo resi conto di quanto stava accadendo. Prima le fiamme si vedevano, vicine... Fortunatamente ora questo posto è tranquillo, anche se c'è rischio di evacuazione. Abbiamo sentito di turisti rassicurati e poi, all'improvviso, sgomberati. La situazione - evidenzia - è ancora borderline, perchégli incendi sono attivi, anche se distanti".
"Ci sono disservizi - prosegue - : niente connessione internet e la corrente elettrica salta in continuazione. Ci sono chilometri di costa arsi. All'aeroporto ci sono tantissime persone accampate. Cerchiamo di goderci il luogo e di vivere un po' di normalità, non allontanandoci troppo, come ci hanno pure raccomandato. Ma preoccupazione e agitazione ci sono... Speriamo che il fuoco venga fermato definitivamente, ma è difficile perché tirano forti venti". 25 lug. 2023
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Ha collaborato ALESSANDRO DI MATTEO
Nella foto uno scorcio di Rodi