Gessopalena. Battuta di caccia mortale: spara al cinghiale e uccide un uomo
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E' stato trovato morto, ucciso, accidentalmente, da un colpo un'arma da fuoco, nelle campagne di Gessopalena (Ch). Un colpo di fucile al cuore e per lui non c'è stato nulla da fare. 

L'incidente, oggi, intorno alle 13.30, nell'agro di contrada Coccioli a Gessopalena (Ch). Antonio De Gregorio (nella foto), 72 anni, originario di Gessopalena, ma che viveva in località Piane di Archi e che lavorava a Perano (Ch), dove mandava avanti un negozio di tessuti e biancheria, era in cerca di tartufi e funghi, in un boschetto, a poche centinaia di metri dall'abitazione paterna. Era appassionato di caccia e aveva con sé il fucile. 

Nei paraggi, non distante da quei luoghi, era in corso una battuta di caccia al cinghiale, da parte di un gruppo di doppiette - erano in 7-8 - della Val di Sangro, per la maggior parte di Roccascalegna (Ch). Uno di loro C.D.I., 48 anni, di Roccascalegna, ad un certo punto, tra la vegetazione ha avvistato un ungulato ed ha sparato. Ma non ha ammazzato l'animale; la cartuccia a pallettoni ha invece raggiunto De Gregorio al petto, forse dopo essere rimbalzata da qualche parte. E per l'anziano, divorziato e con tre figlie, è stata la fine. Si è accasciato a terra, in una pozza di sangue, senza scampo.

E' stato lo stesso gruppetto di cacciatori, riscendendo per riavviarsi verso casa, a rinvenire il corpo esanime sul ciglio della strada, sulla provinciale che collega Gessopalena a Roccascalegna. E' stato allertato il 118; è arrivata l'ambulanza, ma il malcapitato era già deceduto. L'elisoccorso, decollato da Pescara, è tornato indietro. Sul posto il medico legale Raffaele Ciccarese, che ha effettuato un primo esame esterno sul cadavere, trovando solo il foro di entrata del proiettile, un bossolo calibro 12 a palla unica. 

Sono in corso indagini dei carabinieri di Torricella Peligna e del Nucleo rabiomobile della compagnia di Lanciano, agli ordini del maggiore Vincenzo Orlando. Non è stato difficile risalire a chi ha premuto il grilletto, perché solo un colpo, nella mattinata, era stato esploso contro i cinghiali. E' scattata la denuncia alla magistratura. Il caso è seguito dal sostituto procuratore di Lanciano, Francesco Carusi. Tutte le armi sono sotto sequestro.

Il sindaco di Perano, Gianni Bellisario: "Era molto conosciuto, era un esperto cacciatore. La sua è una fine terribile".   01 nov. 2020

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