'Buon viaggio Titì. Segna gol anche da lassù'. A Castel Frentano i funerali di Andrea Pellicciotta
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Sulla bara le casacche da giocatore delle sue squadre. E poi rose chiare e, tra gli applausi, palloncini in volo, bianchi e giallorossi.

Commovente addio oggi a Castel Frentano (Ch) ad Andrea Pellicciotta, 29 anni, morto a seguito delle gravi ferite riportate nell’incidente di sabato notte, 18 marzo, avvenuto sulla A14 nel tratto Francavilla al Mare - Ortona, in territorio di Miglianico (Ch). Di ritorno da Pescara, improvvisamente il giovane è andato a schiantarsi, alla guida della sua Kia Sportage, contro un new jersey presente all’imbocco di un cantiere notturno per la sistemazione della pavimentazione stradale. Urto terribile che gli ha provocato un pesante politrauma, in particolare quello toraco- addominale che gli è stato fatale.

In tanti nella chiesa parocchiale di Santo Stefano Protomartire. A fare da corona i suoi colleghi calciatori. Andrea accolto, davanti al luogo di culto, da due enormi striscioni. L’ Asd Treglio lo saluta: "Buon viaggio Titì. Segna il gol dell’anno anche da lassù", mentre quello di alcuni amici intimi: "Eri, sei e sarai. Ti vogliamo bene compà, per sempre". La partecipazione è enorme da parte di tre comunità. Sulla bara gli amici pongono le maglie giallorosse della Virtus Castel Frentano, sua ex squadra, quella blu - amaranto del Treglio e l’azzurro - giallo del Casoli. Viene così avvolto dal profondo affetto dei suoi amici. E poi colleghi di lavoro del market di Casoli; il sindaco Gabriele D’Angelo a testimoniare dolore e vicinanza di una intera comunità. Un sentito e corale abbraccio anche per gli straziati familiari: mamma Ornella, papà Massimo, il fratello Gabriele.

A concelebrare il parroco don Emanuele Bianco e il vicario diocesano don Angelo Giordano. Il rito funebre si chiude con una inequivocabile ritratto della sua straordinaria personalità: "Andrea – dicono i sacerdoti - ha lasciato segni di luce". La famiglia saluta il suo amatissimo ragazzo: "Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, che ancora ci ascolti e come allora sorridi".

Nel ricordo dei suoi ultimi due mister l’Andrea uomo e atleta. “E’ stato un esempio soprattutto fuori dal campo dove faceva dell’umiltà il suo punto di riferimento – dice l’allenatore del Treglio, Claudio Giordano -. Portava un bagaglio di speranza nella squadra, perché ci teneva e credeva nel gruppo. Ogni mister vorrebbe avere uno come lui in squadra e ogni atleta giocare con lui. Aveva un rapporto eccezionale con gli altri ed era un leader silenzioso. Ogni domenica sorrideva e dava una pacca sulla spalla a tutti arrivando in campo, poi si prendeva la squadra e la portava al risultato. Abbiamo perso un grande uomo". 

Prima di essere suo ultimo trainer all’Asd Casoli C5, Alessio Cassano ha anche giocato con lui. "Era taciturno ma super bravo - lo descrive Cassano - . A livello calcistico era forte e fondamentale".  L’ Andrea giovane calciatore pieno di speranze lo ricorda bene mister Alessio Di Meco che per 4 anni lo ha allenato nei Giovanissimi del Castel Frentano. "Non era ancora adulto dagli 11 ai 15 anni- dice - ma era un ragazzo vivace e molto educato. Calcisticamente era una frezza, come si dice a Lanciano, che metteva i compagni in condizione di fare gol. Andrea era di buona compagnia e negli spogliatoi faceva squadra". 23 mar. 2023

WALTER BERGHELLA

Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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