Frisa. E' morto l'ex sindaco Paolo Iasci
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È morto all'improvviso, sembra per una polmonite interstiziale. Se n’è andato così, a 68 anni, Paolo Iasci, agronomo, sindaco di Frisa (Ch) dal 1995 al 1999 ed ex segretario provinciale del Partito Democratico.

E' deceduto la scorsa notte all’ospedale Renzetti di Lanciano (Ch). Era ricoverato da alcuni giorni ma nulla che lasciasse presagire il peggio.

Cordoglio dal mondo politico. “Il Circolo del Partito Democratico di Lanciano partecipa al dolore della famiglia e degli amici per la prematura scomparsa. Il suo impegno politico, la sua onestà intellettuale, la sua passione per il bene comune, la sua serietà e il suo altruismo, saranno ciò che porteremo nel cuore e ricorderemo sempre, con gratitudine e affetto sincero. Il nostro abbraccio alla moglie Adriana, ai figli e tutti coloro che lo hanno amato. Grazie Paolo, ti abbiamo voluto bene!”

E ricordi pieni di amicizia e affetto da parte di quanti lo hanno conosciuto, così  Amalia Assunta Di Florio: “Un uomo gentilissimo e disponibile, stimato da tutti, politicamente un compagno che si è sempre battuto per i diritti delle classi sociali più deboli, contro le ingiustizie, era calmo e riflessivo... Come non ricordare le feste dell'Unità, le manifestazioni? Mancherà tanto a tutti noi...”.

Eppoi, il compagno Giovanni De Simone: “Apprendere stamattina la triste notizia, del tutto inattesa, della Tua dipartita, è stata dura, durissima farla propria. Ti dico solo è stato bello condividere con te un lunghissimo tratto di vita politica e sociale. Un rapporto comune di passioni, di professione, di socialità, di calore anche famigliare. Di qualche giorno fa la bella lunga chiacchierata sul futuro del Pd e della Sinistra tutta e della necessità di ricostruzione di valori identitari...il Tuo ‘pallino’, ciao amico caro, sindaco emerito, sindacalista concreto, politico passionale, imprenditore reale”

Un ricordo fraterno e politico, pieno di vita dagli amici come Nicola Ucci: “Paolo, te ne sei andato così...senza un preavviso, silenzioso e discreto come sei sempre stato. Questa mattina, appena ho ricevuto la notizia, ho pensato alla nostra ultra cinquantennale amicizia. Avevamo 16 anni quando ci siamo iscritti alla Fgci, nel lontano 1971, abbiamo discusso, fatto campagne elettorali, salito a piedi migliaia di scale per consegnare l'Unità, la domenica. Ci siamo aiutati durante i cortei studenteschi, contro i fascisti e ci siamo ritrovati insieme a Bologna, quando tu facevi il militare ed io studiavo. Ti ricordi quel fantastico comizio con Pajetta in Piazza Maggiore? Eravamo affascinati da quel compagno e dalla sua arte oratoria. E le mangiate che ci siamo fatti? Nonostante vivessimo in città separate e con lavori diversi, ogni volta che tornavo a Lanciano ci incontravamo, parlavamo, ricordavamo. Adesso mi resteranno, di te, solo i ricordi. E le riflessioni politiche. Vorrei dire due parole alla tua famiglia: è stato un onore essere amico di Paolo per oltre mezzo secolo. Era un compagno serio, un uomo buono, un amico di cui sentirò fortemente la mancanza. Un abbraccio a tutti voi. Adesso vi lascio, le lacrime mi bagnano il viso, ma non voglio asciugarle. Per Paolo, ciao amico compagno!!!”.  

Iasci lascia la moglie Adriana e i figli Marco e Luigi. L’ultimo saluto ci sarà venerdì 17 maggio alle ore 16 direttamente al cimitero di Frisa.

ALESSANDRO DI MATTEO

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