"Le terapie intensive in Abruzzo sono riempite al 78 per cento da non vaccinati".
Così il presidente della Regione, Marco Marsilio, al termine della riunione, a Pescara, dell'Unità di crisi, convocata dopo l'altissimo numero di contagi da covid-19 registrati in questi giorni - oltre 10mila tra ieri e oggi - e con i ricoveri in crescita negli ospedali. "Nella nostra regione - sottolinea il governatore - il 90 per cento della popolazione è vaccinata e ad un terzo abbondante di essa è stata già somministrata la terza dose. Resta un 10 per cento di non vaccinati che all'80 per cento occupano le Intensive e al 50 per cento i posti letto in area medica: l'invito quindi è a vaccinarsi".
"Abbiamo fatto - rimarca - il punto della situazione per rafforzare il lavoro sulle terapie precoci, l'assistenza a domicilio, l'individuazione dei sintomatici. Ho chiesto - rimarca - ai ministri Gelmini e Speranza di smettere fare tamponi a raffica sugli asintomatici. È impossibile fare tracciamenti quando i contagi sono migliaia. E' un sistema che non regge più in Italia. Le Regioni sono disperate: non si è in grado, con il personale e le risorse a disposizione, di sostenere questa mole di tracciamenti e mantenere tutta la normale attività ospedaliera e far andare avanti al contempo le vaccinazioni".
"Omicron galoppa... - aggiunge -. Siamo passati, in regione, dai 500-600 casi al giorno registrati alla fine del 2021, ai 3mila dei primi giorni del nuovo anno, ai 5mila positivi di ieri e 5.300 di oggi. Sono grandi numeri, ai quali stiamo cercando in ogni modo di far fronte. Adesso, per le cure, ci stiamo servendo delle monoclonali e del nuovo farmaco Pfizer che ci è stato appena consegnato".
L'Abruzzo in zona gialla? "Non cambia molto rispetto alla situazione e alle norme già in vigore, come indossare la mascherina all'aperto. Dal 7 al 9 ci sarà lo screening in tutte le scuole di ordine e grado per far ripartire in sicurezza le lezioni il 10 gennaio". 05 gen. 2022
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