Coronavirus. L'Abruzzo in zona rossa. Ecco l'ordinanza di Marsilio

Adesso c'è. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato stasera l'ordinanza, la numero 102 del 16 novembre 2020, con la quale l'Abruzzo si auto-pone in lockdown. Da dopodomani si sveglierà in "zona rossa", attenendosi alle disposizioni già previste in ambito nazionale dall'ultimo Dpcm di Conte. 

Il provvedimento, cioè "Ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica" ha lo "scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus del Covid-19 e ferme restando le misure previste nel Dpcm del 3 novembre", stabilisce che "le misure di cui all'articolo 3 del medesimo Dpcm sono applicate in tutto il territorio della regione". L'ordinanza è in vigore da mercoledì 18 novembre e fino al 3 dicembre 2020", salvo diversa decisione. 

Le scuole, fino alla prima media, restano aperte, nonostante il Comitato tecnico scientifico regionale avesse chiesto la chiusura totale: didattica a distanza, quindi, dalla seconda media in poi. Abbassate le serrande di negozi, bar, ristoranti, centri commerciali e di tutte le attività cosiddette "non necessarie". Tutti i divieti sono gli stessi imposti da Governo nazionale nel resto d'Italia. Ecco quali:

- è vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una regione all'altra e da un Comune all'altro;

- chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni; 

- chiusura dei negozi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità;

- restano aperti edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri, barbieri. Chiusi i centri estetici;

- didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni;

- sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale; 

- sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.  16 nov. 2020

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