Coronavirus. L'Abruzzo diventa zona arancione. Ecco le limitazioni

Prima "verde", poi "giallo", ora l'Abruzzo diventa... "arancione". Lo comunica il presidente della Regione, Marco Marsilio. Tanti, troppi contagi, e ospedali, con le terapie intensive, che quasi... scoppiano.

Il governatore rende noto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, gli ha anticipato "l’esito della riunione con l'Istituto superiore di sanità che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme ad altre quattro regioni – Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana – nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì".  

Ecco le regoleLimiti agli spostamenti: in qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, ovviamente da indicare sul modulo di autocertificazione.
 E' vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino. Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari durante la giornata all'interno del proprio comune. 

Attività commerciali: bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Rimangono chiusi palestre, piscine e centri sportivi, così come  musei e mostre, teatri e cinema. Sospese le attività di sale scommesse, bingo e slot machine anche nei tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie e parafarmacie). 

Sono aperti i parrucchieri e i barbieri e i centri estetici, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.

Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese  lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.

Riduzione fino al 50 per cento per il trasporto pubblico, ad eccezione fatta per i mezzi di trasporto scolastico.

Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Vanno tutti a scuola, invece, bimbi dell'asilo e delle elementari e i ragazzi delle medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per matricole e laboratori.

Le misure imposte nelle zone arancio restano in vigore per 15 giorni. A seconda, poi, dell'evolversi dell'epidemia le regioni potranno trasformarsi in una zona gialla oppure rossa. 09 nov. 2020

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