Sono 510 i casi di Covid-19 diagnosticati nelle ultime ore in Abruzzo. I positivi hanno tra 11 mesi e 95 anni.
Quelli con età inferiore ai 19 anni sono 60, di cui 37 in provincia dell'Aquila, 16 in provincia di Pescara e 7 in provincia di Chieti.
Si registrano 17 decessi, 12 dei quali dei giorni scorsi e comunicati oggi dalle Asl alla Regione. I più recenti sono un 75enne di Montesilvano, un 90enne di Castelli, un 77enne di Lanciano, un 77enne di Pescara, un 84enne di Avezzano. Il bilancio delle vittime sale a 868.
Dal riallineamento dei dati sono complessivamente 26.526 i contagi dall'inizio dell'emergenza. Tra essi sono compresi anche 8.097 dimessi/guariti (+267 rispetto a ieri). Attualmente i positivi sono 17.561 (+227 rispetto a ieri): 689 pazienti (-5 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 74 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 16.798 (+232 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Fino a questo momento sono stati eseguiti complessivamente 398.946 test (+4195 rispetto a ieri). Del totale dei positivi, 8.633 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+258 rispetto a ieri); 5098 in provincia di Chieti (+72); 5.446 in provincia di Pescara (+160); 6.938 in provincia di Teramo (+39), 243 fuori regione (+12) e 167 (-31) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Nella settimana dal 20 al 27 novembre in regione sono stati accertati 3.978 casi di coronavirus. Sono poco più di 32mila i tamponi eseguiti in sette giorni: è risultato positivo il 12,43% dei campioni analizzati. Il dato è in calo rispetto alle settimane precedenti: i contagi erano stati 4.773 nel periodo 13-20 novembre e 4.269 nel periodo 6-13 novembre. I decessi, negli ultimi sette giorni, sono stati 129, dato superiore rispetto ai 78 della scorsa settimana e ai 77 del periodo 6-13 novembre. Rallenta anche l'aumento degli attualmente positivi al virus, che nell'ultima settimana sono stati 2.183 in più. Erano stati 3.470 nel periodo 13-20 novembre e 3.327 nella settimana dal 6 al 13 novembre.
Il primario di Malattie infettive all'ospedale di Pescara, Giustino Parruti, membro del Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtsr), dice: "C'è da attendersi una coda di infezioni, legate soprattutto all'assistenza delle persone già malate. C'è la possibilità che vi sia un ritardo della curva di discesa: l'Abruzzo ha raggiunto il plateau dei contagi". Ossia "una situazione di stabilità che richiede più tempo per attraversarla e arrivare così alla fase discendente".
Parlando di "misure ragionevolmente bilanciate", l'infettivologo sottolinea che per vedere gli effetti concreti delle restrizioni in atto e per capire come muoversi nelle prossime settimane "bisogna attendere ancora alcuni giorni, dobbiamo vedere se ci sono segnali solidi di spegnimento della circolazione del virus". In ogni caso, i primi risultati già si vedono: "A Pescara, ad esempio - dice l'esperto - si sono ridotti gli accessi in Pronto soccorso per insufficienza respiratoria. Prima erano 10-12 in 24 ore, negli ultimi giorni sono scesi a quattro, massimo sei". Parruti afferma poi che "ci aspettiamo un ulteriore miglioramento. Non mi sembra vi siano più focolai Coronavirus, per Parruti in Abruzzo abbiamo raggiunto il "plateau" dei contagi e gli alti numeri dei positivi sono dovuti anche ai tanti tamponi eseguiti".
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