Il coronavirus non dà requie all'ospedale "Renzetti" di Lanciano.
Dopo l'ondata di contagi della scorsa primavera, gli inizi di dicembre è scattato l'allarme nei reparti Cardiologia/Utic e Gastroenterologia, che per alcuni giorni sono stati chiusi. Qui sono risultati positivi in 9, tra malati e operatori sanitari, anche medici. Alcuni pazienti sono stati spostati in altre strutture e, per un po', sono stati bloccati ricoveri e dimissioni.
Ora, invece, c'è un paziente positivo in Medicina. Previsto il trasferimento a Chieti. E ci saranno tamponi per gli altri degenti in stanza con lui, per tutti i sanitari, con disinfezione degli ambienti. Sanificazione anche in Radiologia, dove l'uomo è stato di recente sottoposto ad esami.
E su questo punto nelle scorse ore il vice presidente della Commissione regionale Sanità, Francesco Taglieri, dei 5Stelle, ha presentato, anche a seguito di denunce sindacali, un'interpellanza dove si evidenziano "mancanze nella sanificazione e nella messa in sicurezza a seguito dell’individuazione di casi di Covid-19 in Cardiologia. L’elevato profilo di rischio - fa presente Taglieri - sarebbe dovuto anche alla mancanza di locali dedicati alla decontaminazione e al continuo accesso da parte di personale di altri reparti o anche esterni". Viene chiesto, "come successo per esempio a Gastroenterologia", che "si attivi subito il protocollo di sanificazione straordinaria e la messa in sicurezza degli ambienti. Ma sembra che nonostante la struttura ospedaliera sia la stessa gli interventi siano diversi per ogni reparto".
"I casi di contagio all’interno dell’ospedale - prosegue - hanno già occupato le cronache giornalistiche, eppure ancora non è chiaro in che modo la sanificazione e la pulizia, prevista dalla normativa vigente, venga eseguita e con quali protocolli. Sembra infatti che ci sia un caos procedurale. Una situazione nebulosa, tanto da chiedere, all’assessore alla Sanità e al presidente della Regione, di far luce su quelle che sembrano gravi carenze e cause di rischio".
"La circolare del ministero della Salute numero 5443 del 22 Febbraio 2020 – spiega ancora Taglieri – individua in modo chiaro modalità efficaci di sanificazione, in accordo con quanto suggerito dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Essa prevede espressamente che l’azienda assicuri la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago e che, nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali, si proceda alla 'pulizia e sanificazione straordinaria' ". 09 dic. 2020
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