Coronavirus. In Abruzzo 227 nuovi casi e 9 decessi. Marsilio vuole la 'zona gialla'. Focolaio in casa riposo a Popoli

"La cura a cui abbiamo sottoposto la nostra regione è pienamente riuscita e credo che il ministero farebbe bene a riconoscere all'Abruzzo la collocazione in "zona gialla", derogando dall'applicazione burocratica e letterale di una norma che non sono le tavole della legge".

Lo afferma il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, alla luce degli ultimi dati sul coronavirus. "Ho più volte pressato il ministro Roberto Speranza; ho anche scritto una lettera formale questa mattina in cui, riassumendo i dati - sottolinea il presidente - dimostriamo come la regione sia in una situazione pienamente compatibile con l'area gialla ormai da giorni. Nelle ore successive sono arrivati dati ulteriormente confortanti: ormai siamo al 22% di occupazione dei posti letto di terapia intensiva, molto al di sotto del margine di sicurezza e con un trend in diminuzione".

I 227 sono i nuovi casi di Covid-19 e sono emersi dall'analisi di 3.855 tamponi: è risultato positivo il 5,89% dei campioni. Nove i decessi - tre dei quali relativi ai giorni scorsi, ma comunicati solo oggi dalla Asl competente - che riguardano cittadini con età compresa tra 72 e 95 anni: quattro in provincia dell'Aquila, due in provincia di Pescara, uno in provincia di Chieti, uno in provincia di Teramo e uno residente fuori regione. Tra loro un 73enne di Morino, una 78enne di Popoli, un 95enne di Lanciano, una 93enne dell'Aquila, una 72enne delle Marche, un 74enne di Città Sant'Angelo. I positivi sono 250 in meno rispetto a ieri e scendono a quota 13.175: 559 pazienti (-25 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 42 (-7, con 3 nuovi ricoveri) in terapia intensiva. Gli gli altri 12.574 (-218) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 468 in più, per un totale di 18.815. A livello territoriale, il maggior incremento si registra nel Chietino (+73), seguito dal Teramano (+57), dal Pescarese (+55) e dall'Aquilano (+38).

Anche il confronto dei dati settimanali conferma il miglioramento della situazione in Abruzzo: negli ultimi sette giorni i nuovi casi sono stati 1.638, contro i 1.859 del periodo 4-11 dicembre e i 3.079 del periodo 27 novembre - 4 dicembre. Scende anche il rapporto percentuale tra positivi e test eseguiti: nell'ultima settimana è in media del 6,27%, nella precedente era del 7,34%. In calo anche i ricoveri, ma aumentano i decessi, che sono stati 94 nell'ultima settimana, 62 nella precedente e 87 nel periodo 27 novembre - 4 dicembre. Dall'11 al 18 dicembre i guariti sono stati 3.868, circa duecento in meno dei 4.090 della scorsa settimana (nella precedente erano stati 2.760). In calo gli attualmente positivi: 2.324 in meno tra l'11 e il 18 dicembre e 2.293 in meno tra il 4 e l'11 dicembre. I ricoveri scendono dai 773 del 4 dicembre (73 in terapia intensiva e 700 in area non critica) ai 713 dell'11 (66 e 647) e fino ai 601 di oggi (42 e 559).

Intanto, ancora un focolaio in una casa di riposo: succede a Popoli (Pescara), dove sono una ventina i casi complessivamente accertati con i test eseguiti negli ultimi giorni. Oltre a qualche operatore, la maggior parte dei contagi riguarda gli anziani ospiti, che sono in tutto 23. Nella struttura, secondo quanto si apprende, si registra anche il decesso di una 78enne: la donna, risultata positiva al Covid-19, aveva patologie pregresse. Mentre prosegue lo screening di massa su tutta la popolazione della provincia di Teramo, il Comune di Pescara fa sapere che i test a tappeto nel capoluogo adriatico prenderanno il via subito dopo l'Epifania. 

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