I carabinieri forestali della provincia di Chieti intensificano i controlli per evitare il ''deturpamento e la distruzione delle tartufaie naturali''.
In particolare i militari della stazione dei forestali di Villa Santa Maria (Ch) hanno focalizzato l'attenzione "sulla commercializzazione dei tartufi in periodo di divieto e in contesti particolarmente "sensibili" ".
Le recenti ispezioni sono scattate a seguito di una segnalazione arrivata direttamente da un cittadino che, "in occasione di un evento organizzato in una struttura ricettiva, aveva consumato piatti a base di abbondante tartufo fresco, al di fuori del periodo di raccolta consentito".
La normativa regionale stabilisce i periodi dell'anno in cui la raccolta è vietata per qualsiasi specie di tartufo, con la evidente finalità di contrastare l'impoverimento delle tartufaie naturali. E' essenziale, dal punto di vista della rigenerazione di quest'ultime, rimarcala Forestale, "rispettare rigorosamente i periodi di raccolta previsti dalla normativa di settore e di come la somministrazione del tartufo in periodo di divieto, ancor più se immaturo o di qualità scadente, apra la strada anche a lucrose frodi".
Lo scorso anno le verifiche hanno prodotto numerose e pesanti sanzioni amministrative, diffide e, in un caso, una denuncia penale alla magistratura. 20 mag. 2024
@RIPRODUZIONE VIETATA