E' morta per annegamento, dopo quel volo di oltre 12 metri dal ponte.
Questo il risultato dell'autopsia eseguita, all'obitorio dell'ospedale di Chieti, su Maria Rita Conese, 72 anni, originaria di Atessa (Ch) e uccisa dal marito il 26 dicembre scorso, nel giorno di Santo Stefano.
Gli esami sulla salma hanno confermato che la donna è affogata nel fiume Osento dopo che il marito Angelo Bernardone, di 74 anni, di Casalbordino (Ch), comune dove la coppia viveva, l'ha gettata giù da un cavalcavia della provinciale 216 tra Casalbordino e Atessa.
Nella caduta la vittima ha riportato traumi gravissimi che le hanno impedito di tirarsi fuori dal corso d'acqua, prpfonfo circa 60 centimetri, in cui è stata catapultata e nel quale è deceduta. Il coniuge, dopo il delitto, si è rimesso in macchina ed è tornato a casa: ha avvisato i figli dell'assassinio e poi è andato dai carabinieri a costiuirsi. Ora è rinchiuso in carcere a Vasto per omicidio volontario. Oggi l'uomo, difeso dall'avvocato Vincenzo Cocchino, comparirà – in collegamento video per vie delle misure anti Covid – davanti al giudice Anna Rosa Capuozzo per l'udienza di convalida dell'arresto.
Il giorno della tragedia i due, che hanno quattro figli, stavano andando in auto al cimitero di Atessa dove sono sepolti i genitori di lei. Un viaggio, e non era il primo, che sarebbe dovuto servire a convincere la donna, malata gravemente di Alzheimer, che i suoi familiari erano deceduti. Perché lei, a causa della malattia, era convinta che fossero ancora vivi e che avessero bisogno del suo aiuto. Durante il tragitto verso il camposanto l'ennesima lite, lei che ha detto di voler scendere e poi il dramma.
Questo pomeriggio, a Casalbordino, alle 14.30, nella chiesa del Santissimo Salvatore, si svolgeranno i funerali ella donna. E poi ci sarà la sepoltura ad Atessa, vicino a quei genitori che continuava a cercare. 30 dic. 2021
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