Carcere Lanciano. Spedisce pacco al fratello con carne fresca farcita di droga

Droga nascosta in mezzo alla carne fresca. Qualsiasi strategia è buona per far entrare sostanze stupefacenti nel supercarcere di Villa Stanazzo, a Lanciano (Ch).

Oggi l'ennesimo tentativo, che è fallito puntualmente grazie all’acume di un agente di polizia penitenziaria addetto al controllo dei pacchi postali che i familiari dei detenuti inviano alla casa circondariale. Tra fettine e carne macinata, conservate in sottovuoto, sono stati occultati quattro panetti di hashish per cento grammi di peso totale. Tutto sequestrato.

Merce destinata a un detenuto della provincia di Bari ristretto nell’alta sicurezza e spedito dal fratello. Il sindacato degli agenti Osapp, attraverso il segretario regionale Nicola Di Felice, parla di: "Brillante operazione del collega, con cui ci complimentiamo, nello scovare droga sapientemente occultata nel cellophane di una confezione di carne. Tantissimi colleghi e in altre simili occasioni hanno dimostrato professionalità ed abnegazione al lavoro – aggiunge Di Felice –, ma ci tocca ricordare l'enorme carenza di personale nelle quali versano le carceri in Abruzzo e che rischia di rendere vano ogni sforzo. A Lanciano per un lavoro così complesso, come il controllo dei pacchi in arrivo, vi è solo un agente che, spesso, anzi sempre, svolge anche altre incombenze. E non c’è da stupirsi se notizie di cronaca parlano poi di telefonini e quant'altro che entrano negli istituti, ovunque".

A Lanciano di droga, con arresti e condanne, ne è entrata diversa, e pure i cellulari, recentemente fatti arrivare anche utilizzando un drone. "Alla politica va chiesta una scelta forte per un piano di assunzioni straordinarie – rimarca l’Osapp -. In regione scontiamo una carenza reale vicina al 50%. A Lanciano poi è ben visibile una media di età dei poliziotti che supera i 50 anni". 25 gen. 2022

Walter Berghella 

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