Non si hanno più notizie dal 13 agosto scorso ormai di Tommaso Di Battista, 72 anni di Lanciano (Ch).
Anzi, per essere più precisi, dalla notte tra sabato e domenica di una settimana fa. A spostare le lancette indietro di qualche ora dal momento in cui ha scoperto che il marito non era più in casa, è stata la moglie dell’ex dipendente della Sevel. Prima che squadre di vigili del fuoco e volontari della Protezione civile degli Alpini di Atessa (Ch) riprendessero ieri le ricerche in contrada Rizzacorno con l’ausilio di un elicottero giunto da Pescara, la donna, originaria di Caserta, ha raccontato d’essere stata insieme al marito, prima della sparizione, nella sua città natale.
"Siamo partiti venerdì – ha riferito -. Tommaso ha caricato sul proprio Fiat Fiorino l’attrezzatura necessaria per lavori da fare nel giardino di casa di mia sorella e siamo andati via. Siamo tornati verso le 23.30 di sabato e a mezzanotte Tommaso è andato a dormire. La mattina dopo, intorno alle 8, come faccio sempre, sono andata a chiamarlo per aiutarlo a dare da mangiare agli animali, che abbiamo nella stalla, ma non l’ho più trovato". Dunque, Di Battista potrebbe aver deciso di andarsene col buio. L’uomo, infatti, vive al primo piano di una vecchia casa, un tugurio in condizioni deplorevoli, a pochi metri da quella in cui c’è il resto della famiglia. Raggiunge moglie e figli nel villino più confortevole solo per consumare pranzo e la cena. Pensionato dal 1997, Di Battista, dopo il lavoro in fabbrica si è dedicato a coltivare i numerosi terreni di cui è proprietario, a Rizzacorno. Di recente ha acquistato oltre 200 litri di gasolio, un quantitativo che aveva stimato di impiegare per alimentare i mezzi da usare in campagna. E allora perché dileguarsi nel nulla? Ma non è la sola domanda in cerca di risposta.
L’altra, non certo trascurabile, i motivi per i quali la moglie abbia sporto denuncia sulla sua scomparsa ai carabinieri di Lanciano a Ferragosto, a due giorni dall’allontanamento. I cani utilizzati nelle ricerche, hanno seguito delle tracce, che si sono esaurite a pochi metri dalle abitazioni dei Di Battista. L’uomo è stato portato via da qualcuno? Nessuno dei vicini però ha riferito d’aver sentito nella notte o al mattino presto del 13 agosto auto transitare nella zona. I militari dell’Arma hanno focalizzato le loro attenzioni sui rapporti familiari, divenuti difficili forse sulle appetibili proprietà terriere. Intanto, hanno fatto in modo che la carta di credito, in tasca all’uomo al momento della sparizione, non fosse bloccata, in attesa di registrarne l’eventuale uso. Hanno ascoltato i figli e la moglie del Di Battista che, per la verità, nei loro racconti su quanto avvenuto sono caduti spesso in contraddizione. Tanto basta a rendere questa scomparsa un caso complesso. 20 ago. 2023
FILIPPO MARFISI
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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO