A24 e A25: Tar Lazio sospende revoca concessione a Strada dei Parchi

Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva di Strada dei Parchi riguardo alla revoca della concessione decisa dal Governo.

La società aveva inoltrato il ricorso, di 94 pagine, ieri sera, in via telematica, contestando il provvedimento firmato, il 7 luglio scorso, dai ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture) e Daniele Franco (Economia) e dal premier Mario Draghi e in cui si parla di inadempienze contrattuali: di qui la revoca della concessione anticipata in danno.

Nel ricorso presentato da Strada dei Parchi si rileva che il provvedimento del Governo potrebbe avere "pesanti ripercussioni sull’intera holding, che produce circa l’8% del Pil dell’Abruzzo e dà lavoro a 1.700 dipendenti". E' il primo atto di un contenzioso che si annuncia lungo daro che la concessionaria subito aveva parlato di "scelta ritorsiva del tutto ingiustificata" e di "sopruso contro il quale reagiremo".

Le tratte autostradali al centro della querelle, dopo la decisione del Governo, erano passate subito ad Anas, ma ora tornano a Strada dei Parchi che ricorda di aver vinto, nel 2002, "la gara europea che lo Stato fece dopo aver preso atto di due successivi default delle società dell’Anas" che le gestivano.

"Siamo al primo atto di una pericolosa querelle giudiziaria", commenta Fratelli d'italia, con il capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa, e il segretario regionale del partito, Etelwardo Sigismondi.  

“I timori manifestati all'indomani della scelta del Governo - dicono - si stanno purtroppo concretizzando. La decisione del Tar del Lazio  dimostra che siamo di fronte al primo atto di un braccio di ferro giudiziario che potrebbe creare caos e confusione causando un grave danno agli utenti e ai cittadini delle aree dell'Abruzzo interno. Si tratta di un epocale pasticcio burocratico che rischia di non avere precedenti anche in considerazione del fatto che, addirittura, l'Anas aveva già iniziato a prendere possesso dell'infrastruttura autostradale. La scelta del Tribunale amministrativo evidenzia quanta confusione e opacità ci siano intorno a questa situazione". 

Il deputato di Italia Viva, Camillo D'Alessandro, chiede che il ministro Giovannini vada" in Aula, per una informativa urgente sulla revoca della concessione a Strada dei Parchi. Una decisione, quella del Consiglio dei ministri, giuridicamente molto debole, lacunosa. Prima o poi - afferma - emergerà che alla società ritenuta responsabile del crollo del ponte di Genova non solo non hanno revocato la concessione, ma l'hanno liquidata per circa 9 miliardi. Su questo aspetto mi auguro che la Procura competente faccia chiarezza anche alla luce delle diverse decisioni assunte nei confronti di Strada dei Parchi. Rimane il punto vero, chi pagherà questa lunga battaglia legale?" 12 lug. 2022

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