Sangritana. Dolfi rifiuta l'incarico di amministratore, nominato Paolo Marino

Non sarà Enrico Dolfi il nuovo amministratore unico di Sangritana Spa. Il dirigente della divisione ferroviaria di Tua ha rifiutato la nomina, decisa il 13 maggio scorso dai vertici della società abruzzese unica di trasporto Tua.

"A seguito della non accettazione, per improvvisi ed imprevisti problemi familiari, dell’incarico da parte di Dolfi, - fa presente Tua in una nota - è stato scelto, con una seduta straordinaria del Cda, Paolo Marino, dirigente dell’area Appalti e Acquisti della Tua". Che prenderà il posto di Alberto Amoroso. 

La scelta di Marino, viene fatto presente, "si inquadra nel solco della continuità amministrativa e delle politiche aziendali di utilizzare le competenze professionali presenti in organico per la gestione delle società controllate".

Classe 1962, laureato in Economia e Commercio, Marino è stato assunto nel 1990 in Ferrovia Adriatico Sangritana Spa con il ruolo di direttore amministrativo; si è occupato, tra l’altro, nel corso dei quasi 35 anni di carriera anche di gestione delle attività commerciali.

Sulla vicenda interviene Luciano D'Alfonso, deputato Pd, che dice: "Sorgono spontanee alcune domande. Perché una nomina viene rifiutata? Potrebbe accadere se Dolfi vivesse in Papuasia e non ci fossero contatti ripetuti tra il nominante e il nominato. Ci sono ragioni sconosciute che lo hanno indotto a non accettare? Se Dolfi è stato nominato, è perché corrispondeva a una esigenza incombente del momento o della fase: cosa lo ha fatto retrocedere e cosa non fa insistere il nominante (ossia i vertici della società di trasporto Tua) a difendere la nomina, di sicuro concordata in precedenza? Lanciano è Lanciano: c’è qualcosa che sarà mostrato in seguito che farà capire il destino di una nomina premurata, intervenuta e rifiutata? Vorrei essere utile, solo con il discorso pubblico, per concorrere a stabilire e stabilizzare le figure di responsabilità di Sangritana, poiché l’Abruzzo non può permettersi di “saghizzare” anche la Sangritana. Saghizzare vuole dire prendere il modello desolante di Saga e replicarlo ovunque, riproducendo lo spettacolo di direttori decadenti, cercati con avvisi pubblici, ma che non potevano essere scelti poiché troppi volevano lo stesso trono, incuranti del giudizio del mercato degli operatori del settore". 20 mag. 2024

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