La Lanciano del futuro vista dal centrodestra. Il sindaco Filippo Paolini, con l’intera Giunta, ha illustrato ieri le linee programmatiche del mandato.
Dossier amministrativo di 68 pagine passato in Consiglio comunale e criticato dalle opposizioni pure per la grammatica e sintassi con cui è stato redatto. "Ho studiato e mi sono laureato - attacca Paolini. Quante stupidaggini ho sentito. L’opposizione di centrosinistra è membro dell’Accademia della Crusca. Mi scuso. In verità abbiamo trovato una situazione disastrosa su cui mettere le mani e risolvere i problemi. Nel 2016 loro hanno presentato la programmazione 9 mesi dopo, io dopo 4 mesi. Il documento punta ad azioni che incrementi il Pil, altrimenti non si avrà mai una vera crescita economica e sociale. Adeguarsi celermente agli standard che il progresso impone concentrandosi subito sulla transizione digitale ed ecologica. Parola d’ordine innovazione con pianificazione a medio e lungo periodo".
"Lanciano – aggiunge Paolini - dovrà guardare ad una nuova area vasta che dialoghi con tutti comuni, con particolare attenzione verso la Val di Sangro a tutela dei posti di lavoro messi in difficoltà dalla crisi e da una selvaggia globalizzazione. Da difendere anche tribunale, ospedale e migliorare il Distretto sanitario". La parte del leone lo fa il Pnrr, illustrato dall’assessore Tonia Paolucci, ritenuto una straordinaria opportunità.
"Partecipi anche l’opposizione a questa grande opportunità – ammonisce Paolini -. Il treno poi non passa più". Pnrr che guarda alla transizione verde, trasformazione digitale, crescita sostenibile ed inclusiva, salute e resilienza economica, sociale, politiche per le nuove generazioni, infanzia, istruzione e nuove scuole e cultura. A giorni incontro con i vescovi di Lanciano e Sulmona per il Giubileo 2025.
Importante anche la sicurezza. Presto altri tre vigili e nuovi mezzi, già giunta una Jeep. Per il parco auto comunale spesi 100 mila euro. Quindi nuovi dipendenti. "La segretaria comunale confermata perché brava, altri si allontanino da soli se non fanno la loro parte e ci mettono i bastoni fra le ruote – tuona il sindaco -. Noi non cambiamo posti per ragioni politiche". Poi Paolini stigmatizza l’assenza trovata della manutenzione ordinaria e straordinaria. "Edifici lasciati nel degrado come la biblioteca comunale, palazzo Berenga, divenuto luogo di tossici con siringhe e sangue ovunque, Polo museale. E lavori in ritardo su via Corsea, ascensore e Corso da rivedere dopo le perizie". 20 feb. 2022
Walter Berghella
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