“Verba volant scripta manent” perché “la giunta di Filippo Paolini Sindaco ci presenta un nuovo aumento delle tasse locali, questa volta sui contenitori comunali” lo denuncia il movimento civico Progetto Lanciano per mano di Carlo Orecchioni, coordinatore cittadino nonché ex assessore al Bilancio nella Giunta Pupillo.
Ed è un aumento bis: “dopo gli aumenti già registrati della Tari per scelta politica senza vedere al momento alcun miglioramento dei servizi al cittadino, segue questo aumento di tariffe”, senza neanche tanta sorpresa da parte del movimento civico (chissà per i cittadini) perché “era nell'aria questo come altri aumenti che ci saranno, perché nelle linee di mandato presentate in consiglio comunale era già stato scritto e previsto che sarebbero aumentati i servizi a domanda individuale, sebbene dichiarare (a voce) che non vi sarebbero stati aumenti, ma soprattutto sebbene non rientrassero nelle dichiarazioni e nelle promesse durante la campagna elettorale”. La campagna elettorale è finita e adesso bisogna mettere mano a leggi, conti, norme finanziarie ecc. ecc.
Progetto Lanciano vuole anche mettere in chiaro che questi giustificati “balzelli che vengono spacciati come necessità a seguito degli aumenti legati al caro vita” in realtà hanno un'altra faccia: “l'aumento del costo dei servizi energetici, è stato compensato da importanti ‘ristori’ da parte dello Stato”.
Orecchioni riguardo alle tasse ricorda che “non abbiamo riscontrato negli atti della maggioranza Paolini nessuna elevazione della esenzione dell’addizionale comunale Irpef, cosa che è stata fatta per ben due volte dal governo cittadino guidato dal sindaco Pupillo, esenzione che ha riguardato complessivamente 11.600 cittadini lancianesi, esenzione che ha riguardato il 33% circa della popolazione lancianese”.
Inoltre, qualora qualcuno lo avesse dimenticato, Progetto Lanciano ricorda che il primo atto nobile della Giunta Paolini “ad appena un mese dal suo insediamento ha, come primo atto significativo, reintrodotto le indennità al 100% di Sindaco, assessori e presidente del consiglio pur sapendo che, dal mese successivo, sarebbero intervenuti anche gli aumenti per disposizioni del governo Draghi, previsti per sindaco e amministratori tutti, aumentando quindi il peso economico della politica locale sul bilancio comunale e sui cittadini amministrati, erogando meno servizi per a dir poco per 50.000 euro per anno; mentre, per fronteggiare una importante crisi economica l’atteggiamento della giunta di centro sinistra si riduceva le stesse indennità del 25% contribuendo direttamente a riversare le somme nelle disponibilità del bilancio per migliorare i servizi ai cittadini per circa 50.000 euro l'anno e per complessivi 350.000 euro in 7 anni. Ma si sa, sugli aumenti, l’amministrazione Paolini è imbattibile”.
Quel che è certo è che Progetto Lanciano dopo aver perso rappresentanza politica in consiglio comunale per l’ingresso in Azione di Giacinto Verna è tornata nell’agone politico, fra i cittadini.
ALESSANDRO DI MATTEO
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