Lanciano. Le Feste di settembre sono finite ma non le critiche per i disagi

E’ sceso da un po' di giorni il sipario sulle Feste di Settembre di Lanciano (Ch), ma non sui commenti e le considerazioni che accompagnano sempre la fine di giornate particolarmente sentite dalla città.

E se da una parte il Comitato e il suo presidente, Marcello Basili, si sono detti soddisfatti, dall’altra c’è chi fa una analisi dei problemi, inevitabili in questa speciale occasione che richiama migliaia di visitatori, ma che potevano essere previsti e pure risolti.

Critiche all’amministrazione comunale arrivano dagli esponenti locali di Europa Verde, Rita Aruffo, pure consigliera comunale di minoranza, e Stefano Luciani che in una nota esprimono disappunto e dissenso su alcuni aspetti che non sono stati abbastanza valutati. “Una festa, perché sia tale non deve essere un disagio. Le Feste di Settembre, a Lanciano, rappresentano uno dei momenti più belli da vivere nella nostra città, sia per gli adulti, ma soprattutto per ragazzi e bambini – sostengono Aruffo e Luciani -. Purtroppo però, anche se prevale la voglia di spensieratezza e l'amore per la tradizione, i disagi rimangono tanti, sia per i residenti che per le persone che in quei giorni si recano a Lanciano, richiamati dai vari eventi. Complice di questi disagi è sicuramente un’amministrazione che non si sforza di trovare alternative e rimanda sempre "al prossimo anno" idee e soluzioni che avrebbero potuto e dovuto essere intraprese già da subito, visto che siamo arrivati al terzo anno di mandato”.

Sotto accusa viabilità e mobilità. “Il sindaco, due giorni dopo la fine delle festività, parla di navette da attivare per arrivare in centro. Perché non le ha contemplate? Cosa glielo ha impedito? Egli stesso afferma che le persone hanno avuto difficoltà a raggiungere il centro, per problemi di parcheggio e del traffico che dopo le 18 andava letteralmente in tilt”. Per non parlare dei pedoni costretti a uno slalom tra le auto parcheggiate ovunque “sui marciapiedi, strisce pedonali, aree verdi. Se poi parliamo di chi ha difficoltà di movimento o delle famiglie con i passeggini, la situazione era ancora più pesante”.

E ritorna come ogni anno la questione delle giostre, con l’infinita discussione sulla loro ubicazione per poi tornare sugli antichi passi e antichi spazi. “Secondo il sindaco il problema sono le giostre che occupano due spazi importanti in centro città. Significa che nella sua visione – continuano gli esponenti di Europa Verde -, la buona riuscita di una festa è  legata al fatto che il cittadino possa arrivare fin sotto il palco del cantante con l’auto, o andare a mangiare una pizza, parcheggiando a qualche metro dall’uscita del locale. Secondo noi questo aumenterebbe solo ulteriormente il disagio. Le navette sono sicuramente una soluzione, perché non istituirle già da quest’anno?” E in merito alla soluzione proposta dal primo cittadino su un eventuale spostamento delle giostre nel parco Diocleziano sono fortemente critici. “A noi in verità sembra un luogo logisticamente inadatto per veicoli e persone. Egli parla di riqualificazione, ma per questa amministrazione significa cementificare e stendere strisce di asfalto. Continuiamo a illuderci di riqualificare impermeabilizzando e consumando suolo, contro ogni visione di sostenibilità attuale. Eppure, oltre all’Europa, lo chiedono i cittadini, lo chiede il clima e la prospettive di una politica sostenibile per le generazioni future. Lo immaginiamo già il Parco Diocleziano, con una striscia d’asfalto orribile e nei giorni delle giostre devastato da camion e furgoni che occuperebbero l’area. Se si vuole riqualificare il parco, bisogna trasformarlo in un giardino, mantenendone la capacita di assorbire CO2 e di mitigare le calure estive”.

Ultimo punto affrontato è la destinazione del parco Villa delle Rose che non può essere utilizzato “come il luogo dove esplodere i fuochi d’artificio e poi lasciarlo così tutto l’anno solo in funzione di quei quattro giorni".

"L’attuale amministrazione - è la conclusione - ha una visione del futuro della città non più lontana di qualche settimana, finge di voler valutare soluzioni di prospettiva, ma poi rimane ferma su posizioni obsolete e antiche”. 25 sett. 2024

PINA DE FELICE

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