Lanciano non è una città sicura. Lo scrive Tonia Paolucci, leader del gruppo consiliare di minoranza “Libertà in Azione”.
Perché - dice -“siamo arrivati a un punto di non ritorno, il nostro territorio ha urgente bisogno della presenza di presidi decentrati e unità mobili, di un coordinamento tra le varie forze dell'ordine, ma soprattutto ha bisogno di un’amministrazione comunale che ponga veramente il problema della sicurezza urbana come primo obiettivo della propria agenda. Questione che non può essere relegata a qualche sporadica riunione”.
“Cosa sta facendo il sindaco Pupillo per garantire la sicurezza urbana?”, chiede ancora la Paolucci. Perché in città, secondo tutto il gruppo consiliare, è necessaria una netta presa di posizione da parte del sindaco Mario Pupillo, anche alla luce degli episodi di violenza e degli atti vandalici che si sono registrati negli ultimi giorni a Lanciano.
“Dopo la rissa del 26 giugno – dichiara ancora la Paolucci – il sindaco ha detto di essersi reso conto che in tutta la città si assiste a una pericolosa deriva sociale. Peccato che finora la sua maggioranza a trazione Pd, probabilmente per non indispettire le componenti più a sinistra della coalizione, si sia rifiutata di porre in essere qualsiasi azione di contrasto al fenomeno”.
Eppure “già lo scorso anno, dopo una mozione dell’opposizione proprio sulla sicurezza urbana in città, la maggioranza (e in particolare proprio il Pd) presentò e fece approvare un emendamento al bilancio in cui si posticipava l’invio in commissione della bozza del nuovo regolamento della polizia municipale al 31 dicembre 2020 e che dopo le polemiche e le dure prese di posizione di molti – continua la capogruppo – fu rivista e fissata al 31 marzo scorso. Siamo consapevoli che l’emergenza Covid ha rinviato quasi tutto, ma la circostanza che non se ne parli nemmeno, fa sorgere più di un legittimo sospetto”.
Se si dovesse affrontare con celerità la situazione il primo strumento sarebbe volgere lo sguardo al corpo di polizia municipale. "A Lanciano – aggiunge la capogruppo – è ridotto ai minimi termini, con appena 17 agenti in servizio (di cui 3 prossimi al pensionamento), con mezzi vecchi e non più adatti e senza le dotazioni minime di sicurezza. Sono anni che chiedo la convocazione del tavolo provinciale per la sicurezza e l’unica risposta che ho ricevuto da Pupillo è che lui incontra spesso il prefetto e collabora con tutte le forze dell'ordine. Di tutti questi rapporti, però, a Lanciano non si è accorto nessuno, perché i cittadini hanno bisogno di percepire la presenza delle forze dell'ordine sul territorio”.
Pupillo replica: "Entro il 2021 ci saranno 4 nuovi vigili. Ma non sono un sindaco sceriffo e l’armamento non serve, come si dimostra nelle città dove hanno le pistole. I nostri vigili sono prudenti e preparati. L’arma non modifica la situazione. La soluzione passa per il sociale, lavoro e famiglie".
Alessandro Di Matteo
@RIPRODUZIONE RISERVATA