Coronavirus. Marsilio: 'Domani in Abruzzo si riparte... Come già stabilito'

"Mentre molte Regioni stanno emanando ordinanze sul filo di lana, avendo atteso che il Governo pubblicasse il Decreto con i relativi allegati, l'Abruzzo non corre alcun pericolo e la riapertura avverrà ordinatamente come previsto con largo anticipo con l’ordinanza 59 adottata già dal 14 maggio": così in una nota il governatore Marco Marsilio.

"Ci siamo portati avanti nel lavoro, - prosegue - anche per rispetto di imprese e artigiani che dovevano avere il tempo necessario per programmare la ripresa. Abbiamo assunto sulle nostre spalle la responsabilità di produrre linee guida e protocolli, nell’assenza di analoghi strumenti nazionali e mentre il mondo produttivo veniva terrorizzato da documenti Inail incompatibili con la redditività delle attività, e dalla minaccia della responsabilità penale del contagio considerato alla stregua di un infortunio sul lavoro. Il nostro coraggio è stato premiato e riconosciuto quando venerdì scorso tutte le Regioni hanno condiviso 'linee guida' unitariamente, perfettamente compatibili con quelle già da noi adottate".

"Purtroppo, - aggiunge - dopo l’impegno del Governo a farle proprie e 'validarle nel Decreto ci siamo trovati sabato in tarda serata a dover leggere una bozza che non le conteneva, e a condurre fin quasi all’alba di domenica una surreale trattativa che si è conclusa con il recepimento almeno di questa richiesta. Che, comunque, arriva (siglata e pubblicata ufficialmente) solo a poche ore dalla mezzanotte di lunedì quando inizierà la decorrenza delle nuove regole. Se avessimo atteso – pazienti e disciplinati – le 'regole' del Governo per riaprire le attività, domani tutto l’Abruzzo sarebbe rimasto sostanzialmente chiuso, perché è impensabile disciplinare tanti settori di attività in poche ore di lavoro, e di far conoscere a tutti gli interessati le regole da adottare per... stare in regola. In queste ore, comunque, nello spirito di leale collaborazione istituzionale che ci caratterizza, i nostri uffici sono al lavoro per verificare e revisionare il corpus delle ordinanze regionali e fare le 'limature' del caso rispetto al decreto-legge, anche al fine di evitare ogni possibile confusione o sovrapposizione di norme. Ma, intanto, domani si riparte: l’ordinanza 59 è stata trasmessa al Governo ed emanata già dal 14 maggio, e non solo non è stata né osservata né tantomeno impugnata, e quindi è pienamente efficace, ma ha trovato il suggello della sua compatibilità alle linee guida pubblicate in allegato al Decreto".

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