Coronavirus. Lanciano.

Salgono i contagi da Coronavirus all'interno dell’ospedale Renzetti di Lanciano (Ch). L'ultim'ora dice di degenti positivi a Medicina. Dall'8 marzo, nel presidio, è stata infettata una decina di ricoverati, di cui tre deceduti, un uomo di Fossacesia, e due donne, di Paglieta e di Casoli. Affetti da Covid 19 poi cinque medici e 13 tra infermieri, ausiliari e operatori socio-sanitari al lavoro in Ortopedia, che è chiusa, e di Medicina, che sarebbe in odore... di chiusura. Per altro personale si è ancora in attesa del risultato dei test. 

Ieri la denuncia presentata ai carabinieri dal consigliere regionale pentastellato Francesco Taglieri . Esposto che mette in luce carenze e inadempienze della Asl nei confronti dei propri lavoratori, cioè di medici e infermieri costretti a rimanere in corsia senza adeguate protezioni, senza mascherine idonee. L'esposto oggi è arrivato in Procura ed è stato girato pure al vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri.

"Garantire la sicurezza al Renzetti": questo l'appello del vice sindaco di Lanciano,  Giacinto Verna. "Siamo in piena emergenza sanitaria e non è certo questo il momento delle polemiche e delle strumentalizzazioni. Ma da vice sindaco e amministratore di questa città non posso esimermi dal chiedere chiarezza al direttore generale della Asl, Thomas Schael, e alla Regione sulla gestione dei casi di contagio nel nostro ospedale".

"Dopo settimane dal primo caso positivo di una paziente di Ortopedia, - aggiunge - arrivano segnalazioni che mancano ancora dispositivi di protezione per il personale medico ed infermieristico del presidio. E’ forte il dubbio che qualcosa sia stato sottovalutato nella gestione di quel primo caso, che di fatto ha portato alla presenza di un focolaio nel reparto di Ortopedia. Perché la sanificazione del reparto non è stata fatta immediatamente? Perché non sono stati sottoposti subito a tampone medici e infermieri asintomatici?"

"Un paziente dell’Utic, transitato per il reparto di Medicina, è risultato positivo al Covid-19 e deceduto martedì. Che cosa si sta facendo per evitare che si ripeta la situazione già verificata negli altri due reparti? Si sta procedendo a fare i tamponi al personale, alla sanificazione con chiusura del reparto? Si sta facendo di tutto per mettere in sicurezza l’ospedale e per garantire la salute del personale e dei pazienti? Non è tempo, per Asl e Regione, di centellinare le risorse ma di ragionare in termini di salute pubblica. Occorre investire per tutelare medici e operatori sanitari, per garantire cure sicure ai pazienti e per rispettare tutte le norme e le prescrizioni, soprattutto alla luce del fatto che il Renzetti è stato individuato come ospedale 'Covid-free'".

Un’ultima considerazione. "La Asl Lanciano-Vasto-Chieti  - dice Verna - continua a non avere un direttore sanitario aziendale, figura di guida e supervisione della struttura sanitaria, che mai come in questo momento di emergenza sarebbe risultata fondamentale".

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