Non si placano le polemiche dopo l’ultimo consiglio comunale a Lanciano (Ch) del 20 febbraio scorso. Tuona ancora e stavolta, al di là delle differenze fra partiti e forze civiche, unitariamente tutta l’opposizione (Forza Italia, Libertà in Azione, Nuova Lanciano, Lanciano al centro e Udc). Oggetto della polemica: i debiti. Non basta il consiglio comunale, l’opposizione rincara la dose: così “un’altra perla, l’ennesima, che la disastrosa amministrazione del sindaco Mario Pupillo regala ai cittadini: un debito, (naturalmente fuori bilancio!) di 200 mila euro che le casse comunali dovranno sostenere per la sentenza sfavorevole sul caso dei mezzi della nettezza urbana che, secondo il primo cittadino, sarebbero stati danneggiati dal precedente gestore del servizio”.
Nel passaggio della raccolta dei rifiuti fra la gestione Rieco e quella Ecolan qualcosa è andato storto, ed ecco che "nel 2015 - ricordano i rappresentanti della minoranza consiliare - il sindaco mostrò pubblicamente alcune fotografie che, a suo dire, documentavano lo stato in cui la società aveva riconsegnato i mezzi, di proprietà comunale, che non potevano quindi essere trasferiti al nuovo gestore che aveva vinto il ricorso sull’aggiudicazione dell’appalto. Per quei presunti danni, mai certificati da perizie tecniche (in realtà in consiglio comunale il dirigente dell’Ambiente, Antonio Iezzi ha mostrato un corposo fascicolo asserendo di averle - ndr), il Comune decise di non pagare alcune fatture alla società". Contenzioso aperto con la Rieco e causa finita con "il Tribunale che, però, ha dato ragione alla Rieco e ora - fanno notare quelli dell’opposizione - ci troviamo con altri 200 mila euro da pagare, che si aggiungono alle altre centinaia di migliaia di euro di debiti fuori bilancio legati, ad esempio, alle cartelle esattoriali errate o alle multe annullate della Ztl".
Non c’è più tempo da perdere per la minoranza: "E' arrivato il momento che Pupillo e i suoi prendano atto del fallimento totale della loro amministrazione, che ha esposto le casse municipali a un salasso che potrebbe avere pesantissime conseguenze per gli equilibri finanziari presenti e futuri dell’ente".
Poi l’augurio al primo cittadino, quello politico, quello cioè di "dimettersi senza neanche pensarci troppo visto che il vento della filiera politica Comune-Provincia-Regione è pure cambiato". "Cosa ancora deve accadere - si chiedono ancora i gruppi - affinché questo sindaco comprenda che il suo tempo è finito e che è arrivato il momento di farsi da parte? Grazie a lui e ai suoi padrini politici del centrosinistra che fino a qualche giorno guidavano la Regione, ci ritroviamo con una città devastata, con un ospedale ridotto ai minimi termini, una viabilità disastrata che contribuisce a isolarci dal territorio, opere inutili come la pista ciclabile di via del Mare, istituzioni culturali sull’orlo della chiusura. Davvero non è ancora abbastanza per decidere di tornarsene a casa?" Mancano ancora due anni al fine mandato del Pupillo-bis. La danza della politica è appena all’inizio. Si balla.
Alessandro Di Matteo
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