Carenza di agenti municipali a Lanciano. Cotellessa presenta interrogazione

Altro che potenziamento della polizia locale, così come scritto nelle “Linee programmatiche di mandato 2021-2026” del sindaco di Lanciano (Ch), Filippo Paolini.

A pagina 48, si indicava espressamente il bisogno di “maggiore presenza della polizia municipale, al fine di far percepire la vicinanza dell’amministrazione e soprattutto far percepire la sicurezza dei residenti”. Intenzioni scritte ma mai attuate e ora riprese dal consigliere comunale di minoranza Piero Cotellessa, di Uniti per Lanciano, per una interrogazione inviata al presidente del Consiglio comunale, Gemma Sciarretta, e al primo cittadino, con risposta attesa in una delle prossime riunioni dell’assemblea civica.

Non è la prima volta che Cotellessa pone all’attenzione la questione del rafforzamento delle unità di polizia locale. Lo aveva fatto in passato ed ora torna alla carica, e per far breccia nella maggioranza cita quanto contenuto nel documento con il quale Paolini indicò il programma amministrativo da attuare. “La questione della sicurezza urbana occupa, ormai da diversi anni, un ruolo importante nell’opinione pubblica – si legge in un altro passaggio ripreso dall’esponente di Uniti per Lanciano dal piano di governo della città -, che non percepisce più Lanciano come un’isola felice sul territorio, pertanto si avverte sempre di più l’esigenza di una maggiore presenza sul territorio da parte delle forze di polizia ad ordinamento statale e della polizia locale”. Un progetto che avrebbe dovuto portare ad riorganizzazione complessiva della Municipale, “prevedendone il potenziamento del personale e dei mezzi in dotazione". In particolare, per quanto concerne l’organico l'amministrazione si  è prefissato "di raggiungere i massimi livelli “di benessere organizzativo” e di potenziare il numero degli agenti di categoria C da destinare ai servizi esterni per il controllo del territorio e non quello delle categorie superiori, nonché, nel contempo, di valorizzare e responsabilizzare il personale già in servizio". Era stata prevista tra l’altro l’istituzione di un distretto di polizia locale nel popoloso quartiere Santa Rita, nonché nell’area compresa tra Santa Maria Maggiore - San Rocco (negli antichi quatieri di Civitanova e Sacca) e nelle contrade più distanti dal centro. Inoltre, l’apertura di uffici decentrati con personale e mezzi.

Invece, stando ai vari atti amministrativi finora deliberati, ci sono stati sì qualche assunzione, una serie di decisioni legate alla mobilità, non certo quel potenziamento immaginato. Cotellessa così ha deciso di mettere nero su bianco, nella convinzione di accertare se il numero degli agenti sia aumentato o diminuito; perché alcuni uomini della polizia locale, lontani dal pensionamento e in piena salute, siano stati dislocati ad altre mansioni. “Chiedo inoltre, se l’amministrazione comunale intenda ancora valorizzare e responsabilizzare il personale già in servizio oppure ora ritenga più importante acquisire professionalità esterne all’attuale Corpo di polizia locale e ridurre il numero degli agenti già in servizio da anni e inoltre a che punto si trovi la linea programmatica che prevede di aumentare l’apertura di uffici decentrati in locali di proprietà comunale". 31 mag. 23

FILIPPO MARFISI

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