La controffensiva di Lanciano (Ch) al momento di crisi economica, con relativo allarme coronavirus, che blocca anche qui gli arrivi... La città si butta anche sul turismo congressuale che già in autunno dovrebbe raggiungere i primi risultati. Nell’acronimo Cecod c’è una Lanciano Conference centre network, ovvero un centro congressuale diffuso in pieno centro e all’occorrenza a poche centinaia di metri, più altre location.
"Il turismo congressuale è cresciuto del 6% per in Italia dove si tengono 420 mila appuntamenti l’anno - spiega il sindaco Mario Pupillo – che ha una durata media di un giorno e mezzo di permanenza. Necessario catturare il pernottamento. Abbiamo sale collegate in poche decine di metri e versatilità di spazi. Dal teatro Fenaroli con 300 posti, al foyer con 40, Casa di Conversazione, circa 200. L’auditorium Diocleziano deputato poi ad esposizioni, relax, caffè e artigianato. Puntiamo a un target regionale e nazionale con congressi, seminari e convegni sempre più organizzati da società scientifiche, aziende, associazioni di categoria, ordini professionali, partiti politici e gruppi di interesse. Il valore è del 30% del fatturato totale del turismo italiano e un quarto della clientela delle strutture ricettive".
Lanciano dispone di 41 ristoranti, 26 tra pizzerie e pub e 46 tra hotel, b&b e agriturismi. Più altri 10 alberghi nei comuni limitrofi. La tassa di soggiorno ha raggranellato 13 mila euro, ultimo dato. "Il settore congressuale rappresenta un business dalle potenzialità importanti in termini di ricaduta sul territorio - dice Pupillo -. I nostri spazi sono confinanti, eleganti e di pregio architettonico. Se ci spostiamo di pochi metri c’è Palazzo degli Studi con le sale Cenerini, 144 posti, e Rambaldi, di 50, che hanno moderne attrezzature. Si possono fare seminari in contemporanea". Ciò è legato ad altri step che presto partiranno con strategia di eventi culturali, artistici ed enogastronomici. Da aprile aprirà mensilmente la casa museo Spoltore.
Walter Berghella
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