'Stellantis contatta i fornitori Sevel per lo stabilimento che sta avviando in Polonia'

Il gruppo Stellantis sta contattando le aziende dell'indotto della Sevel di Atessa (Ch) chiedendo se sono disposte a lavorare, come fornitori, anche per lo stabilimento metalmeccanico, che sta per essere attivato a Gliwice, in Polonia.

La fabbrica, dei francesi di Psa, una delle più all'avanguardia d'Europa, produrrà furgoni maxi: tra essi anche il Ducato, che attualmente viene realizzato in Abruzzo, in Val di Sangro.

"Con l'avvento di Stellantis  - dice Alfredo Fegatelli, Fiom Cgil Chieti - le nostre preoccupazioni iniziano a prendere forma. E' cominciata la politica della riduzione dei costi e della rinegoziazione dei prezzi delle forniture". Dalla Marelli di Sulmona (Aq) a Baomarc e Isringhausen di Atessa : sono alcune delle aziende contattate per dare pezzi anche alla Polonia.

"Alcune - afferma Fegatelli - stanno iniziando a contrarre accordi, altre stanno pensando di insediarsi al di là delle Alpi. Quello che momentaneamente sembra un vantaggio rischia di trasformarsi in una "trappola". Una volta che l'impianto di Gliwice sarà contornato di fabbriche fornitrici, così come è avvenuto in passato per Sevel, inizierà la più feroce competizione tra i due territori e a farne le spese saranno come sempre i più deboli: i lavoratori che in questi anni hanno contribuito in maniera determinante alla ricchezza di questa regione". In Sevel, al momento, ci sono circa 6.800 occupati. Fiom ricorda che in Polonia, dal 2022, si realizzeranno, a pieno regime, circa 100 mila furgoni. "Ma - fa presente Fegatelli - non sappiamo ancora se essi verranno sottratti ai 300mila attualmente prodotti in Abruzzo. Un'incognita da svelare. 
E' giunto il momento - conclude - che la politica riconosca i meriti dei lavoratori e chieda a Stellantis di investire nel nuovo furgone". 23 giu. 2021

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