A Sangritana un milione di euro da Ue.  'Perché  Regione vuole inserire privati nella società?'

Ufficializzata, nella sede della Banca di Credito Cooperativo a L'Aquila, la consegna, a Sangritana, di un milione di euro, di cui il 40% a fondo perduto. Soldi che arrivano dalla Comunità Europea. Erano presenti il presidente di Sangritana, Alberto Amoroso; Vincenzina Colonna, responsabile finanziario e risorse umane di Sangritana; Silvia Belli di Iccrea Banca e Giovanni de Paulis per la Bcc di Roma.

Il finanziamento dovrà essere utilizzato per la transizione digitale ed ecologica. Tale opportunità consentirà a Sangritana di continuare ad investire nel parco veicolare e nella crescita dell’offerta di servizi a beneficio del territorio e delle imprese della regione.

Amoroso: "Siamo riusciti a cogliere una preziosa opportunità per sostenere la nostra crescita ed i nostri investimenti riuscendo ad intercettare fondi della Comunità Europea per il Pnrr. Grazie ad essi ed ai recenti finanziamenti sottoscritti il 15 giugno scorso per l’acquisto di tre nuove motrici, riusciremo a breve a soddisfare la domanda crescente di trasporto ferroviario sulla dorsale adriatica e verso i principali porti e hub europei. Il futuro del cargo sarà sempre più ecologico ed effettuato su rotaie e Sangritana ha tutte le carte in regola per essere protagonista nel mercato dei prossimi anni con una capacità di servizio efficiente e flessibile ed in grado di soddisfare sia i grandi player internazionali che le piccole e medi e imprese del territorio regionale".

"Con questa operazione Bc e Iccrea Banca - continua Amoroso - hanno confermato di credere in Sangritana e nelle opportunità che il futuro le riserva".

E sul futuro di Sangritana Spa interviene il capogruppo Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci che attacca la società di trasporto regionale Tua e dice: “Al posto di attivare una programmazione strategica del settore trasporti, la Regione (che detiene interamente il capitale della SpA, ndr) naviga a vista, come dimostra l’avviso emanato il 17 giugno scorso per arruolare operatori economici come soci di minoranza della società Sangritana, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e inscindibile. Al posto di fare un atto di indirizzo a Tua, che contenga una visione strategica su tutto il comparto, ci troviamo ancora una volta di fronte all’approssimazione".

L’esponente piddino aggiunge: "Non si capisce quali siano le intenzioni della Regione sulla cessione di una parte del capitale sociale di Sangritana ad un partner esterno – incalza il consigliere –: sappiamo solo che chi entrerà nella compagine sociale della Spa, avrà l'onere di potenziare la Business Unit Cargo inerente al trasporto merci su rotaia della Sangritana, questo dopo oltre 3 anni di governo del centrodestra, che non è stato capace di procedere al rafforzamento della mission iniziale di Sangritana che è quella di di facilitare, attraverso i propri servizi, l’attività delle imprese di produzione industriale già insediate in Abruzzo e rendere maggiormente attrattivo il territorio regionale a quelle nuove realtà produttive che operano in luoghi ancora troppo fragile in termini di infrastrutture e di servizi di trasporti e logistica. Questo accade perché chi governa non ha una visione radicata alle esigenze realmente sentite dal territorio e dai comparti economici e infrastrutturali più importanti. Non dobbiamo diventare competitor di società che con l’Abruzzo non hanno nulla a che fare, ma dare servizi efficienti e utili alla comunità, restituendo dignità al settore". 14 lug. '22

FILIPPO MARFISI

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