Un nastro trasportatore degli studenti dell’Itis “Leonardo Da Vinci” di Lanciano (Ch) ‘premiato’ dalla Siemens! Una notizia inaspettata. “È arrivata una circolare in classe e…”. E si parte. Sono ancora emozionati gli alunni Gaspare D’Angelo (4a A elettronica) e Lorenzo Treglia (4a B informatica - telecomunicazioni) quando ci raccontano di quel giorno.
Si parte, sì ma per dove? Firenze. E per far cosa? Il nastro trasportatore “intelligente”, ideato dal team di studenti dell’Itis di Lanciano, in partnership con l’Its Meccanica, controllato da un PLC S7-1200 (cuore del dispositivo) è stato scelto dal colosso mondiale Siemens per partecipare alla fiera “Didacta 2019”, al centro fieristico di Fortezza da Basso di Firenze. Per i giovani... l’emozione non ha voce canterebbe Celentano. Ma, si legge negli occhi e nei sguardi di questi ragazzi, è una soddisfazione traboccante.
L’Istituto “Da Vinci - De Giorgio” avrà a disposizione uno spazio espositivo dove presenterà il progetto M.A.P.P.A. (Monitoraggio attività processo produttivo automatizzato), già premiato alle scorse “Olimpiadi dell’Automazione Siemens 2019” a Piacenza (quinti classificati, con un prodotto ancora da realizzare pienamente). Ma in Toscana, ora, si va oltre. Perché il progetto è stato positivamente valutato da Siemens ricevendo l’invito da Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento sul mondo della scuola. Obiettivo: presentare il prototipo realizzato, un dispositivo di controllo delle linee produttive aziendali e di gestione della manutenzione evoluta, in ottica di industria 4.0.
A giorni i ragazzi partiranno. Il dispositivo sarà ora presentato al pubblico di Didacta nei giorni 9, 10 e 11 ottobre insieme alla dirigente scolastica, Patrizia Costantini, e ai docenti Antonio Del Casale e Federico Di Sante. Il nastro trasportatore è stato realizzato nello scorso anno scolastico da venti studenti provenienti dall’Its Meccanica e dalle classi IIIa IVa e Va dell’Itis, nell’ambito di interventi formativi pomeridiani di forte valenza didattico-tecnologica. Gli interventi sono stati programmati e gestiti dal professor Antonio Del Casale dell’Itis.
Antonio Maffei, direttore dell’Its Meccanica, si è occupato degli aspetti tecnici-organizzativi, anche mettendo a disposizione gli spazi della sede Its, e ha curato le relazioni con Siemens Italia in qualità di coordinatore. Qual è la peculiarità del nastro trasportatore? Semplice e complesso allo stesso tempo, salvaguardando l’inventiva e l’apporto-novità sul mercato internazionale: tramite la gestione automatizzata di sensori, con i motori CC e IOT/Arduino, esso riesce a “scartare” e/o “accettare” dei campioni che vi passano sopra, rilevandone parametri quali: peso, altezza, colore (o altre caratteristiche fisico-chimiche) grazie allo spettrofotometro.
In quali ambiti si può utilizzare il dispositivo? “Certamente nell’ambito della componentistica industriale, ma anche in quello eventualmente alimentare in futuro, considerando che il nastro è ‘personalizzabile’ secondo esigenze aziendali”, spiegano D’Angelo e Treglia, mentre siamo all’interno di uno dei laboratori che li vedono all’opera. Come è nata l’idea di dar vita a questo dispositivo? Attraverso la messa in campo di competenze per la formulazione e l’analisi del problema aziendale (cioè cosa chiedono oggi le aziende), per il brain storming con le imprese e per il benchmarking su dispositivi simili (i dispositivi devono essere funzionali e in grado di interfacciarsi con le esigenze richieste). Nel corso di un intero anno scolastico la modalità di apprendimento e di costruzione del prodotto ha privilegiato il “cooperative learning”, come strategia di lavoro, definendo i gruppi di lavoro sulla base delle competenze e degli indirizzi di studio dei ragazzi, e la metodologia di project management, come metodo di pianificazione e gestione delle attività.
Il progetto è stato sviluppato con tecnologie abilitanti Industria 4.0 (progettazione e stampa 3D, programmazione avanzata - arduino e PLC -, sensoristica, parti meccaniche e meccatroniche). Alla fine l’utente finale cosa ottiene? “Dopo aver immagazzinato i dati in un data-base, viene effettua la selezione dei campioni, vengono inviati i dati ad un Pc per la supervisione e/o eventuale controllo remoto, si scrivono i dati su Cloud (per una condivisione senza tempo e spazio) e i dati di processo sono elaborati in formato CSV per successive analisi gestionali con excel. Il progetto ideato include anche alcune tabelle/grafici excel che possono fornire al management, in qualunque momento, dati gestionali e di efficienza dell’impianto: quantità prodotte e scartate, stratificazione dei dati di scarto per causale, efficienza totale dell’impianto, valori percentuali su disponibilità tecnica, performance gestionali e livello qualitativo del processo in esame.
I giovani sono sempre bistrattati, non sanno far nulla: “Macché…” ci dichiara il docente Antonio Del Casale, “noi qui stimoliamo continuamente la loro intelligenza e la loro curiosità. Se ‘intercettati’ i ragazzi sanno esprimere della potenzialità grandiose”. Prima di lasciare ancora i ragazzi ai loro laboratori lasciamo loro l'ultima parola: “Ci sentiamo molto valorizzati per questo progetto, abbiamo impegnato quasi mezzo anno scolastico per realizzare il nastro trasportatore” ci dichiarano ancora Treglia e D’Angelo. E adesso? “Gira voce che… potremmo partecipare alle Olimpiadi della Robotica!” Buon viaggio ragazzi, nel mondo della tecnologia.
Alessandro Di Matteo
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