In località Cerratina di Lanciano (Ch), Ecolan ha inaugurato la nuova Divisione Ricerca, dedicata alla produzione di grafene da rifiuti organici e alle sue innovative applicazioni. Nell’occasione, sono stati anche presentati e consegnati i nuovi mezzi ecologici, acquistati grazie al Bando Coreve.

L'iniziativa ha visto la partecipazione del presidente di EcoLan Spa, Massimo Ranieri; del responsabile della EcoLan, Gabriele Di Pietro; degli ingegneri Letizia Finamore ed Alessandro Pietrodarchi; dell'amministratore delegato di Hygraner Srl, Andrea Di Filippo, e dei sindaci dei comuni destinatari dei nuovi veicoli, ossia Archi, Casalbordino, Monteodorisio, San Vito Chietino, Torino di Sangro, Tornareccio e Villa Santa Maria.La creazione della nuova Divisione Ricerca segna un passo cruciale verso un futuro di innovazione sostenibile. Questo laboratorio sarà il fulcro della ricerca congiunta tra Ecolan ed Hygraner, focalizzata sulla trasformazione dei rifiuti organici in grafene, un materiale dalle straordinarie proprietà tecnologiche.

Il grafene è un materiale che ha suscitato un crescente interesse negli ultimi anni, grazie alle sue uniche proprietà meccaniche, elettriche, termiche e ottiche. Come spiegato dal Di Filippo: "Il grafene è destinato a rivoluzionare numerosi settori industriali, dalla produzione di batterie avanzate per dispositivi elettronici e mezzi di trasporto elettrici, fino all'industria dei compositi e dei materiali polimerici. La domanda di grafene è aumentata notevolmente negli ultimi due anni e si prevede un ulteriore incremento nei prossimi anni, in particolare per il suo utilizzo nelle tecnologie legate alla mobilità sostenibile e alle energie rinnovabili."
Nel contesto della nuova Divisione Ricerca, il grafene verrà utilizzato come acceleratore nei digestori attualmente in costruzione presso la piattaforma EcoLan, i cui lavori stanno procedendo speditamente. Questo materiale, grazie alla sua eccellente conducibilità elettrica e alla capacità di adsorbire composti indesiderati, potrà migliorare significativamente la produzione di biogas, aumentando l'efficienza e riducendo i tempi di reazione nei processi di digestione anaerobica. Il biogas prodotto verrà successivamente trasformato in biometano, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla transizione verso un modello di economia circolare. 14 ago. '24

Servizio di PINA DE FELICE e MASSIMILIANO BRUTTI

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