Coronavirus. Lanciano. Tre ordinanze di chiusura per ristorante. 'Ma io lavoro. E dal locale esco solo in manette'

Pur bombardato da tre ordinanze di chiusura, l’ultima, di un mese, è stato notificato l’altra sera, il locale "Atipico Ruvido", in piazza Dellarciprete a Lanciano, continua a stare aperto, fortemente spalleggiato da numerosi clienti.

Il titolare Massimiliano Serrapica non molla la sua protesta, con la disobbedienza civile del cartello #ioapro che contesta in tutta Italia le disposizione del Dpcm che di fatto continua a bloccare il settore ristorazione, asporto a parte, ormai allo stremo. Dopo i primi provvedimenti amministrativi di 2 e 5 giorni di chiusura per aver ospitato avventori, giunti pure dalle Marche e da vari comuni del Teramano, due sera fa il prefetto di Chieti gli ha fatto recapitare dalla polizia un più duro provvedimento di chiusura di 30 giorni, per violazione amministrativa al Decreto del Governo e penale per le precedenti disposizioni disattese. Serrapica non si scompone e tira dritto per la sua strada e, nel suo menù, sanzioni e chiusura non destano né preoccupazioni, né eventuale rischio di sofisticazione alimentare.

"Contro la chiusura di un mese farò ricorso – dice il ristoratore -. Difatti non ho mai ricevuto la notifica delle precedenti chiusure di 2 e 5 giorni. Continuo a lottare per i miei diritti e resto aperto. Dal locale esco solo in manette". Nel frattempo le prenotazioni non si fermano. Come nei giorni scorsi prenotazioni giunte pure per domani, domenica. "I clienti mi sostengono con grande forza e continuano a venire, anche se verbalizzati – aggiunge -. Per proseguire nella sua pervicace lotta al sacrosanto diritto al lavoro, Serrapica, che ha dovuto privarsi di tre dei suoi cinque collaboratori, si è affidato, per il patrocinio legale, agli avvocati Maria Serrapica e Rinaldo Berghella. Sostegno legale assicurato pure ai clienti incappati nei verbali e che ugualmente non hanno ancora ricevuto sanzioni ufficiali. Fuori le vetrine di "Ruvido", bandiera tricolore a parte, campeggiano i principali articoli della Costituzione italiana, partendo, come è ovvio, dalla tutela del lavoro e di altri innumerevoli diritti inviolabili del cittadino. Ci sono pure citazioni sulla disobbedienza civile riguardo a leggi ingiuste e contro libertà e democrazia, enunciati, tra gli altri, da Martin Luther King Jr e Margherita Hack. La battaglia dunque prosegue per contestare provvedimenti governativi che hanno messo sul lastrico numerosi colleghi, ma anche altri numerosi settori economici e commerciali.

Nella sfida, che va avanti da un po', c’è anche l’ospitata, ad inizio di questa settimana, di un pranzo di nozze. Gli sposi ortonesi Marco e Chiara hanno infatti scelto "Ruvido" per il loro banchetto nel giorno dei fiori d'arancio, sia pure ristretto con gli invitati. Sulla sua pagina Facebook, Massimiliano commenta soddisfatto: "Quando ho pensato al mio locale tutto potevo immaginare, ma che un giorno ci fosse un matrimonio era inconcepibile. Invece eccoli qua; auguri agli sposi che lunedì 22 gennaio hanno potuto festeggiare sia l’amore che la libertà, con pochi eroici ed eretici guerrieri". Fortunatamente in Abruzzo è in arrivo la zona gialla. 30 gennaio 2021

Walter Berghella

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