Atessa. Nuovi turni in Sevel. Fiom: 'Otto ore di sciopero nei prossimi sabati'. Stop anche dai Cobas
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Sciopero! Così risponde la Fiom ai nuovi turni entrati in vigore in Sevel ad Atessa (Ch) dal 7 ottobre. E sciopero dev'essere anche per i Cobas.

La nuova turnazione è la prima questione che Alfredo Fegatelli, Fiom Abruzzo -Molise,  affronta in una conferenza stampa a Lanciano (Ch) assieme alle Rsa, Roberto Ferrante e Antonio Di Tonno (nella foto). "Un paio di settimane fa - spiega - abbiamo tenuto in Sevel un'assemblea con i lavoratori, con i quali nessuno fino a quel momento aveva avuto l'ardire di parlare. Eppure di questi nuovi orari si discute da mesi, da luglio". Lavoratori che sono per la maggior parte "incavolati, disperati e confusi". 

Le modifiche appena introdotte da Fca nello stabilimento del Ducato, in Val di Sangro, prevedono 12 i turni settimanali (di mattina e pomeriggio): si sta in fabbrica dal lunedì al sabato, diventato ordinario e obbligatorio, e non più straordinario, con il riposo infrasettimanale (che può anche saltare) a rotazione. Il turno di notte resta volontario. 

Domani, 9 ottobre, la Fiom effettuerà un volantinaggio davanti ai cancelli della Sevel, con lo slogan "Lottiamo insieme per il futuro. Dipende da te". E proclamerà due scioperi, di otto ore ciascuno, da effettuare il 12 e il 19 ottobre dalle 14.15 alle 22.15. Braccia incrociate, quindi, nel secondo turno di sabato, passato da straordinario ad obbligatorio, "con minor soldi e più sacrifici per i dipendenti, che hanno pure una famiglia da mandare avanti e alla quale dedicare qualche minuto della vita... E che hanno diritto al riposo...". "Le esigenze dei lavoratori - tuona Fiom - non sono state considerate". Inoltre la nuova turnazione, secondo l'azienda, dovrebbe essere legata ad un aumento dei volumi produttivi. "Ma quanti? Quali?", viene chiesto, "perché nel 2018 sono stati realizzati 297mila furgoni e quest'anno siamo sulla stessa cifra". 

Tanti gli interrogativi senza risposta. E poi c'è il nodo Polonia, "che speriamo - viene aggiunto - non si traduca nello strangolamento di Sevel". Perché Psa, partner di Fca in Sevel, ha annunciato, e sta procedendo da programma, la realizzazione di un sito in Polonia dove produrrà 100mila furgoni. "E' fino al 2023 l'accordo con i francesi di Psa, poi che accadrà in Sevel?"

Allora domanda Fiom: "Esiste un piano d’investimenti per il futuro o si sta raschiando il barile? Quali sono gli interessi di Fca sul settore auto e in particolare verso lo stabilimento abruzzese, considerato... dei record?" Sevel impiega 6.500 addetti, 12.500 con l’indotto, e genera il 22% del Pil dell’intera regione. "Che ne è del nuovo furgone, di cui non c'è traccia? E che accadrà all'indotto?" Interrogativi che lasciano, al momento, dubbi e amaro. "Si continuano a pretendere sacrifici dai lavoratori senza fornire alcuna garanzia per il futuro".

Anche i Cobas Chieti sono per lo sciopero. "I soliti sindacati concertatori - affermano in una nota - al massimo potranno strappare un incentivo economico per tentare di lenire la giusta incazzatura (in italiano si dice “disagio”, ma noi preferiamo il linguaggio della verità!) dei lavoratori. Ma intanto da questa settimana la nuova turnistica è in vigore e si traduce in mancanza del rispetto della salute, e della sicurezza".  Quindi braccia incrociate in Sevel e alla Fca Plastics Unit "in tutti i sabati lavorativi (del 12, 19 e 26 ottobre ) su ogni turno produttivo. Sciopero inoltre "sui recuperi e straordinari nei giorni di riposo compensativo e su tutte le domeniche (del 13, 20 e 27 ottobre). Confermato, inoltre lo sciopero dello straordinario di domenica 13 ottobre (turno C) dalle 22 alle 6. 

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