Dopo mesi di proclami, svolta per la trattativa. La MA Srl di Melfi (Potenza) ha chiesto ad Ingegneria Italia Srl, del travagliato gruppo Blutec, l'affitto dello stabilimento di Atessa, dove si producono componenti per Sevel.
La bozza di accordo, già formalizzata, è stata inviata anche ai sindacati - Fiom, Fim e Uilm e Usb, Fismic e Failms - assieme ai quali le due parti in causa dovranno vagliarla. Una volta raggiunta l'intesa la fabbrica della Val di Sangro diventerà il ramo "Metallic" di MA, che opera nel settore dell'automotive, con lo stampaggio e l'assemblaggio di componenti metallici. Essa rileverà anche il sito di Ingegneria Italia di Tito Scalo (Potenza).
L'annuncio, dato nelle scorse settimane al ministero dello Sviluppo economico, si è quindi concretizzato. Il 10 ottobre, inoltre, l'amministratore giudiziario della Blutec Spa, Giuseppe Glorioso, ha presentato, al Mise, l'istanza per avviare immediatamente la procedura di amministrazione straordinaria, per "mettere in sicurezza" i vari siti industriali e "salvaguardare l'occupazione di tutto il gruppo Blutec". Che è finito nell'occhio del ciclone a seguito di un'inchiesta della magistratura, partita in Sicilia e che poi è passata alla Procura di Torino.
Dopo la richiesta di amministrazione straordinaria, si procederà alla nomina dei commissari. "L'interlocuzione con MA - fa presente Andrea De Lutis, Fiom Chieti - continua in maniera significativa. L'affitto del ramo d'azienda è un passaggio obbligato, in vista delle tutele e del mantenimento dei livelli occupazionali. La probabile previsione per lo stabilimento di Atessa é di andare verso un affitto di 6 mesi, per poi prevedere l'impegno alla successiva acquisizione". Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, rimarca che "non si può più temporeggiare in presenza di un potenziale acquirente".
Una soluzione auspicata da lungo tempo. Attualmente la ex Blutec conta 215 lavoratori. All'interno dello stabilimento di Atessa operano anche i dipendenti della Csa Srl.
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