Si presenta in carcere a Lanciano per colloquio con parente: latitante finisce in cella
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Sperava di passare inosservato e invece è finito in carcere quando già si trovava nel supercarcere di Lanciano (Ch) per una visita ad un parente.

E' successo nei giorni scorsi. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno arrestato, in collaborazione con i carabinieri, un uomo campano, di Acerra, che ha chiesto di accedere ad un colloquio con un suo familiare. Dai controlli preliminari è risultato che era ricercato e che a suo carico c’era un mandato di cattura per il reato associazione a delinquere di stampo mafioso.

Inoltre, nel corso di un’operazione giudiziaria in prigione, sono stati trovati e sequestrati otto cellulari, un coltello a serramanico e della droga divisa in due panetti (vedi foto). Si sospetta che i telefonini siano stati lanciati dall’esterno, aldilà del muro di cinta. La struttura penitenziaria dispone infatti di un sistema anti drone che non sarebbe entrato in azione.

Il segretario locale del sindacato Sappe, Piero Di Campli, dice: “Nonostante la continua emorragia di personale di polizia penitenziaria e, il piano ferie estivo in atto, la lotta per garantire la legalità continua senza sosta. Un plauso al personale che non esita ad intervenire mettendo a rischio la propria incolumità, come i colleghi che la settimana scorsa hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere a seguito di aggressione e resistenza da parte di un detenuto sorpreso con un telefono cellulare". L'installazione di un innovativo sistema anti drone ha limitato di certo ma non impedito i tentativi di far arrivare all’interno generi vietati o illegali come droga, telefoni, armi. Il Sappe chiede "rinforzi urgenti". Attualmente nel carcere di massima sicurezza di Villa Stanazzo ci sono 250 detenuti a fronte di un centinaio di agenti. 27 ago. 2024

WALTER BERGHELLA   

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