Lanciano. Su Facebook ruba identità di donna siciliana, con annunci osè e ricatti

Leoni da tastiera violenti contro le donne. La lista è lunga sui turpi reati come voler pubblicare sui social annunci erotici oppure ricatti con foto osè, come nel recente caso dell’arresto del 23 marzo di un giovane di Altino (Ch), prossimo a processo.

Intanto ora arriva la condanna a un anno e 8 mesi di reclusione per il V.D.S., 42 anni, di Lanciano (Ch). La pena, col rito abbreviato e scontata di un terzo, è stata emessa dal gup Giovanni Nappi. Il pm Francesco Carusi aveva invece chiesto 2 anni per le accuse di sostituzione di persona, stalking e trattamento illecito dei dati ed estorsione.

Vittima una donna di 38 anni di Catania a cui l’uomo si è illegittimamente sostituito come persona creando ben tre profili Facebook sui quali postava foto ritraenti appunto la bella etnea. Attività da smanettatore del pc infarcita anche di violenze e minacce. In realtà di falsi profili l’imputato, difeso dagli avvocati Nicola e Paolo Sisti, ne ha creati quattro, anche di altre donne, ma è contro la siciliana che si sarebbe maggiormente accanito.

Nel periodo prossimo al 19 settembre 2016 ha iniziato a pubblicare annunci erotici correlati da fotografie ritraenti la vittima e inviandole numerosi messaggi, pure ingiuriosi e intimidatori. “Ora tocca a te - le ha scritto in un italiano molto stentato -. Poi mi denunci come ha fatto questa…. Tu morirai, tanto io torno e poi come si permette di dare del pazzo psicopatico ad uno sconosciuto. Lei posta foto pubbliche poi la colpa è degli altri. E’ divertente sta cosa, vediamo come fa una che abita a 600 km a denunciarmi. Lo vuoi mille euro".

Poi apprezzamenti estremamente volgari. Lei ha cominciato ad avere paura, a soffrire d’ ansia e a temere seriamente per la sua incolumità, tanto da essere costretta a modificare le abitudini di vita. L’imputato non le ha risparmiato minacce di morte, ricolte pure alla mamma. Ad agosto ha cominciato a chiederle pure di ricaricargli il telefonino. “Dammi i soldi – le ha messaggiato -.  Una cosa per me puoi farla. Dammi il codice di una ricarica da 20 euro, compra una tessera ricaricabile Tim, gratta e scrivimi il codice da 16 cifre qui". Vittima costretta a fargli una ricarica, ma è da 5 euro, e il codice glielo invia su Facebook come da indicazioni fornite.

Contro la condanna preannunciato ricorso in Appello. Nel frattempo il pm Serena Rossi ha fissato al 7 luglio il rito immediato sulla vicenda di Matteo G., 29 anni, di Altino (Ch), posto ai domiciliari per violenza sessuale, stalking, diffamazione e violenza privata nei confronti dell’ex ragazza ventenne residente a  Perano. Lei ha subito anche ricatti, come quello di diffondere il video sui loro rapporti sessuali attraverso l’affissione di manifesti in paese recanti sia il nome di lei che il suo numero di telefono. Nell’interrogatorio di garanzia l’imputato ha respinto le accuse. Pennarelli e colla vinilica trovati dai carabinieri di Archi sulla sua auto, perquisita la notte tra il 18 e 19 marzo, ma il giovane ha spiegato di possederli da tempo e di non averli mai utilizzati. Nei manifesti la dicitura era "Video porno di … su Telegram", con l’aggiunta del cellulare di lei. L’ultimo incontro tra i due c’era stato il 23 febbraio a casa dell’indagato. La ragazza non voleva più avere a che fare con lui così  sono cominciati i tormenti. Lui ha inventato persino di essere affetto da carcinoma alla gola e di essere in ospedale prossimo a morire. Voleva impietosirla per riallacciare la relazione troncata.  29 apr. 2021

Walter Berghella

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