Rapina a Lanciano alla gioielleria Carabba in piazza Plebiscito: presi solo pochi contanti
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Si è fatto consegnare i contanti che erano in cassa, circa 100 euro. Poi ha cercato di arraffare la borsa della titolare, ma è rimasto a mani vuote, perché lei si è fermamente opposta. "Lascia stare il portafogli", gli ha urlato. C'è stata una breve colluttazione, poi, il malvivente, non riuscendo ad averla vinta, ha imboccato l'uscita e si è dato alla fuga.  

Rapina, nuova rapina, alle 18.10 di ieri, all'"Antica Gioielleria", in piazza Plebiscito a Lanciano (Ch), lungo la scalinata che collega con piazza Garibaldi.

Un uomo esile, alto circa 1,80, con indosso una felpa rossa, con il cappuccio sceso fin sugli occhi, e con indosso una sciarpa dello stesso colore tirata sopra il naso per nascondere il viso, approfittando del fatto che la porta a vetri era socchiusa, è entrato nell'oreficeria. Ha minacciato la proprietaria, Francesca Carabba, 53 anni, moglie del sindaco di Frisa (Ch), Nicola Labbrozzi, con un coltello, che si intravede anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, e, dopo essere andato dietro al bancone, ha arraffato il denaro. "Dammi pure l'oro", ha detto, senza insistere troppo. Evidentemente aveva bisogno di soldi, subito. Presa la piccola somma, e tentato inutilmente di appropriarsi della borsetta, se l'è svignata a piedi. Ma, prima di dileguarsi, si è appropriato di un braccialetto di bigiotteria che era lì in vista. 

Sono stati allertati i carabinieri e sono scattate le ricerche. Indagini dei militari della compagnia di Lanciano, coordinati dal maggiore Fabio Vittorini. Si pensa ad un tossicodipendente.

Questo è la seconda rapina subita dall'esercizio commerciale. La prima avvenne l'11 dicembre 2019, più o meno alla stessa ora, erano le 18.50. A mettere a segno il colpo furono in tre, due uomini e una donna, che cercarono di nascondere il viso indossando cappellini e maglioni a collo alto. Prima entrò lei, evidenziando di essere intenzionata a fare acquisti.

"Vorrei fare un acquisto... Magari una collana... Mi faccia vedere... ". Quando la commerciante, aperta la cassaforte, cominciò a mostrare gli ori, nella rivendita si infilarono infilati i complici, che presero a pugni. 

L'esercente prima fu colpita al naso, poi minacciata: "Stai zitta, altrimenti ti può succedere qualcosa di brutto...!, e infine spintonata e rinchiusa in bagno. 

Nell'assalto furono sottratti 10 rotoli di preziosi, il cui valore ammontava a circa 120mila euro. La proprietaria andò al Pronto soccorso, accompagnata dal marito, perché dolorante e ferita. In seguito furono tutti catturati.

"Stavolta - racconta Carabba - si è consumato tutto nel giro di qualche minuto. E la rapina non è stata violenta come quella precedente, quando fui picchiata e sequestrata. Avevo una bottiglia di plastica in mano, ieri sera, e avrei voluto lanciargliela addosso, ma lui aveva una mano in tasca e, non sapendo che arma impugnasse, ho desistito". 26 mar. 2024

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

 

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