Progetto di estrazione del gas a Bomba, il Comune chiede il rigetto dell'Istanza LNEnergy

Non si spengono le polemiche sul progetto di estrazione del gas a Bomba: adesso il Comune ha chiesto il rigetto dell'Istanza LNEnergy, invitando inoltre in paese il prof. Miccadei, responsabile scientifico dello studio, per illustrare alla popolazione gli esiti delle attività svolte sul territorio. La decisione, come si legge in una nota, è stata presa dopo aver considerato "le situazioni di rischio idrogeologico che caratterizzano il territorio e la presenza di frane intorno al grande invaso artificiale per la produzione di energia idroelettrica".

L'amministrazione di Bomba spiega che “la società proponente, nonostante le esplicite raccomandazioni, a gennaio ha presentato una nuova valutazione degli impatti ambientali nella quale non approfondisce gli argomenti richiesti e rimanda la trattazione degli aspetti idrogeologici e sismici, argomenti che hanno sempre sconsigliato lo sfruttamento del giacimento e sono stati la causa principale delle bocciature dei precedenti progetti, ad un documento da presentare entro fine marzo”.

Non solo, perché la LNEnergy "lavora su questa istanza dal 2004 e non è stata in grado di elaborare studi scientifici seri che esclude ssero i rischi connessi alla subsidenza ed alla sismicità indotta dall’estrazione del gas. Delle attività sul campo nei mesi di gennaio e febbraio sono state condotte da ricercatori dell’Università d’Annunzio Chieti/Pescara, ma a tutt’oggi il documento non è stato presentato". 

L’amministrazione di Bomba ha chiesto, inviando una Pec al Ministero dell’Ambiente, l’immediata bocciatura del progetto "Small Scale Lng Plant Colle Santo Gas Field" - Concessione per la coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma denominata “Colle Santo” per "l’inadeguatezza della documentazione presentata che non consente una seria valutazione degli impatti ambientali e per la mancata presentazione del documento su i rischi principali connessi alla realizzazione dell’opera", conclude il comunicato. Ma, c'è da scommetterci, non è finita qui. 19 apr. 2024

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